philosophy and social criticism

Archive for ‘Settembre, 2014’

"Edmond El Maleh"

Lezioni di tenebra: cabala di mano e parola

I cabalisti non sapevano leggere. Grazie al cielo! Il lettore che legge, analizza e distrugge proprio ciò che legge. I cabalisti vegliano di notte e la loro luce non è il chiarore di una trasparenza senza corpo. Per calmare l’impazienza e l’insofferenza di una passione, anche se non sapete di quale si tratta, cercate di prendere la strada della dottrina insegnata, la teoria del linguaggio.

Penser, c’est dire non

Penser, c’est dire non. Remarquez que le signe du oui est d’un homme qui s’endort ; au contraire le réveil secoue la tête et dit non. Non à quoi ? Au monde, au tyran, au prêcheur ? Ce n’est que l’apparence. En tous ces cas-là, c’est à elle-même que la pensée dit non. Elle rompt l’heureux acquiescement. Elle se sépare d’elle-même.

"Consonno slot city Las Vegas della Brianza"

La città vuota: Consonno

È l’8 gennaio 1962, un lunedì, patrono del giorno San Severino, quando Mario Bagno – il “conte” Mario Bagno, come ama farsi chiamare da tutti, nemici compresi – acquista l’Immobiliare Consonno Brianza. È l’inizio di un sogno o di un incubo, dipende dai punti di vista.

"Ugo Cornia, Animali"

L’infanzia difficile del cane. Nota su Ugo Cornia

Nel suo ultimo libro, Ugo Cornia insiste sul bisogno incessante di vedere nel comportamento di ogni animale una intelligenza o una empatia a loro modo “umane”. Di ogni gatto o cane si potrebbe – e Cornia la fa – scrivere la storia, una specie di biografia

"Adorno, Minima moralia"

In balìa del mondo

Il pensiero che respinge più appassio­natamente il proprio condizionamento per amore dell’in­condizionato, cade tanto piùinconsapevolmente, e quin­di più fatalmente, in balìa del mondo. Anche la propria impossibilità esso deve comprendere per amore della pos­sibilità. Ma rispetto all’esigenza che cosí gli si pone, la stes­sa questione della realtà o irrealtà della redenzione diventa pressoché indifferente.

"sovversione"

Miserabili sovversivi

«L’orrore non è la verità», scrive Georges Bataille. Ciò nonostante è lì che qualcosa si svela e si rivela delle meccaniche di esclusione e controllo sociale. L’orrore è una «possibilità infinita, che ha per solo limite la morte», ma l’uomo «è fatto di un’abiezione possibile, la sua gioia di dolori possibili». È in questo possibile che si colloca dunque l’incapacità, per l’uomo, di immunizzarsi dal contatto con ciò che abietto.

Perché il terrore terrorizza?

Chi decapita si presenta come un soggetto ribelle, rivoluzionario. Non lo è. Il suo corpo ci appare come uno scheletro, sotto il panno che gli copre il volto c’è un teschio, costui non sceglie, non aderisce, è aderito, è necessitato, è la morte stessa. Qui c’è un eccesso di Legge.

Chartres

Il violino di Chartres

La determinante esoterica di Chartres, ciò che esalta e porta ad effetto le vibrazioni luminose che emanano dalle vetrate, il suo arcano affatto unico, è la sua funzione di enorme strumento musicale, capace di poter suscitare un’energia mistica potente, avvertibile chiaramente da chi sa come evocarla ed ascoltarla.

"Péguy"

Il nostra caro Péguy

“Cittadino di una città senza mura”, Charles Péguy fu più di uno scrittore. Fu, come ricorda don Primo Mazzolari in questo suo articolo del 1948, un artigiano del pensiero capace di vedere l’opera di Dio anche nel più atroce degli “scarabocchi dell’uomo”: la guerra. Il 5 settembre ricorre il centenario della morte di Péguy, che fu tra le prime vittime del conflitto mondiale