philosophy and social criticism

Archive for ‘Ottobre, 2018’

Guccini o della parola in musica

I testi di Guccini non sono mai davvero completi, non finiscono, si lasciano attraversare dal “provvisorio” e lasciano intravedere misteri e ambiguità che non possono chiarire. Sembra sempre che qualcosa di più profondo, e alla fine inesprimibile, potrebbe e dovrebbe essere detto. Le sue parole sono sempre le penultime ed è anche in ciò il loro fascino

Distanza, alienazione, disumano. Conversando con Erich Fromm

– Cos’èl’alienazione secondo lei, professor Fromm? – Alla lettera, alienazione significa essere diventati estranei a se stessi o che il mondo esterno ci è diventato estraneo. […] Vorrei subito dichiarare la mia convinzione che in ogni società gli uomini vengono plasmati in larga misura dalle condizioni economiche e sociali in cui vivono”

Appunto su Stupidità & Silicio

La stupidità non è il vuoto, ma non aver paura del vuoto. È il tempo degli angeli vuoti. Il messaggio è: zero. Informazione: mero passaggio. L’agente conduttore è il funzionario del messaggio. Il rame non è in crisi. Nemmeno il silicio // di Marco Dotti

Lettore, vieni a casa: il cervello che legge

Pensiero critico, empatia, immaginazione: queste “doti” della mente umana non sono, va da sé, innate, ma hanno bisogno di tempo e di esercizio per manifestarsi; si tratta, realisticamente, di capire come farle vivere in questo nuovo contesto. La questione non è allora contrapporre semplicisticamente la lettura su carta a quella digitale, come a voler contrapporre il bene al male. Si tratta, all’opposto, di immaginare come far convivere questi diversi “sistemi” di lettura e, di conseguenza, di pensiero

Il grande business del debito italiano

Fa scandalo la richiesta del governo italiano di portare il rapporto deficit/pil al 2,4% e così si alimenta una campagna mediatica – a destra come a sinistra – che ha in realtà il vero obiettivo di spianare la strada alla speculazione finanziaria. In base ai nudi dati economici, l’Italia non è affatto a rischio di insolvenza. All’elevato debito pubblico, infatti, fa da contraltare uno dei più bassi valori del debito delle famiglie e delle imprese. Se poi aggiungiamo il surplus commerciale (che è superiore allo stesso deficit pubblico del 2,4%), l’allarme lanciato è solo giustificabile sul piano politico e ideologico e non economico

Il sovranismo del dollaro

Nella diffusa volontà di potere sovranista o isolazionista, in particolare dell’America trumpiana, qualcosa va in direzione esattamente opposta. Si tratta del dollaro, la moneta americana che in questi anni di crisi ha addirittura accresciuto il suo dominio all’interno del sistema finanziario globale

Gli uomini e le cose

Oggi più che mai, il mondo della cultura italiana, gli intellettuali e il ceto medio riflessivo, sembrano avere dei problemi con il popolo. Non lo capiscono più come una volta. Da quando il popolo non è più la classe, si è verificata una drammatica frattura fra l’alto e il basso, fra chi sa (cioè chi sa di sapere) e chi può (purtroppo, si dice ormai apertamente) decidere

Cultura come memoria. Jurij Lotman

Un giorno Tolstoj, giovane ufficiale di artiglieria reduce da Sebastopoli, arrivò a Pietroburgo nella redazione del “Contemporaneo”. Tolstoj irruppe nel corso di una disputa molto accesa fra liberali e democratici, ma non riuscì a capire le ragioni del contendere. Chiese allora lumi a Nekrasov, che gli rispose: le convinzioni! Discutiamo per le nostre convinzioni! Ma quali convinzioni, ribatté Tolstoj, queste sono solo parole: «le convinzioni sono quando uno sta in guardia impugnando un pugnale»

Etienne Balibar: «Il fantasma del corpo estraneo»

“Migrante” non è lo stesso che “immigrato”. Tutto è molto confuso. Perché le persone sono razziste? Quali sono i meccanismi? Quali le paure? Bisogna identificarle e comprenderle. La paura è che la gente si insedi: è il fantasma del corpo estraneo, la cui definizione è sempre arbitraria.

Il secolo dei mostri

L’Ottocento ha visto il crollo – di cui ancora oggi si sente l’eco – del mondo naturale, retto da poteri eterni e sacri: la Rivoluzione e la ghigliottina, con la loro dissacrazione carnevalesca e con la seguente comparsa sul palcoscenico di folle poco meno che “bestiali”, sono i veri mostri che hanno iniziato a contrassegnare tutto il secolo XIX. Il quale è divenuto via via sempre più chiaramente anche il secolo dei sogni, del sonnambulismo, dell’automatismo e di ogni perdita di coscienza, ad esempio dovuta all’assunzione di droghe: con la cultura romantica si è creato uno spazio in cui poter materializzare incubi e ossessioni, e dar libero sfogo a forze prima inespresse

Oltre la merce del dolore: il corpo-macchina di Rosanna Benzi

In giorni in cui la spettacolarizzazione del dolore, della malattia e della sofferenza – propria e altrui – diventa stereotipo e macchietta, tralasciando dibattiti estemporanei è utile tornare a Rosanna Benzi. Un libro di Lavinia D’Errico racconta la sua storia, collocandola nella memoria sociale e culturale del nostro Paese

L’idea della Letteratura Potenziale

“Il vero patafisico non prende nulla sul serio, tranne la ’Patafisica… che consiste nel non prendere nulla sul serio. […] In quanto la ’Patafisica consiste nel non prendere nulla sul serio, il patafisico non può prendere nulla sul serio, nemmeno la ’Patafisica”. Luc Étienne, Régent de Contrepet