philosophy and social criticism

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La verità

“Ogni film deve avere un messaggio, un significato.” In La Veritè, probabilmente, è proprio ciò che manca // di Eugenio Baldi

Focolari senza angeli

Gli ultimi secoli hanno ben dimostrato quanto il “sistema” – cioè quell’intreccio irrazionale di idee, vincoli e suggestioni che governa la nostra vita di persone libere – abbia saputo modellare su di sé, sulle esigenze della produzione e del mercato, anche la famiglia, valorizzando o screditando di volta in volta aspetti diversi, come il bisogno naturale di intimità o il peso dell’educazione dei figli – un peso sempre più faticoso da sostenere – o, ancora, le rivendicazioni emancipatrici dei diversi femminismi // di Francesco Paolella

Automazione e lavoro: catastrofisti per caso?

A sei anni dalla pubblicazione del Rapporto di Oxford, l’economista Carl Frey confessa che quello studio è stato ampiamente equivocato, che non era affatto intenzione degli autori prevedere la scomparsa della metà dei posti di lavoro oggi esistenti, che nella loro ricerca si parlava in realtà di professioni vulnerabili, non suscettibili di essere eliminate dai processi di automazione e computerizzazione, che la sostituzione del lavoro vivo con macchine automatiche dipende da un certo numero di fattori, quali il costo dell’investimento, le norme di regolazione vigenti, la pressione politica e la resistenza sociale // di Christian Marazzi

Senza uomini

In poche pagine, Marcel Gauchet – filosofo francese fra i più attenti ai rapporti di potere nella vita sociale e, in particolare, al ruolo in quest’ultima del religioso – ci espone questioni enormi, che tutte possono essere ricondotte a questa: il dominio maschile nella nostra società è ormai finito // di Francesco Paolella

Il Kurdistan libertario ci riguarda!

Il Kurdistan libertario non ha equivalenti nel mondo. La sola iniziativa comparabile è quella delle comunità zapatiste del Chiapas, anch’esse fondate sulla democrazia diretta, l’auto-organizzazione di base, il rifiuto delle logiche capitaliste e stataliste, la lotta per l’uguaglianza tra uomini e donne

Medici e medicina durante il fascismo

Ci si potrebbe chiedere: cosa può mai cambiare ad essere ammalati quando vige un regime democratico oppure una dittatura? Non contano soltanto i progressi della medicina, le terapie disponibili, le innovazioni della chirurgia? Ma la medicina ha anche un ruolo politico // di Francesco Paolella

Il racconto della fine

Gli scrittori non possono più essere profetici. Anche per questo, è stato davvero “eroico” lo sforzo compiuto dall’autore di questo volume, il quale ha cercato, appunto, di tenere viva la prospettiva di una speranza possibile in un contesto, come quello letterario fra Otto e Novecento, affascinato dalla morte // di Francesco Paolella

I danni del plusmaterno

Adolescenza zero
descrizione

Attraverso l’analisi di fenomeni estremi come quelli che riguardano gli hikikomori, ragazzi reclusi in casa, o le cutters, giovani che si tagliano la pelle, la psicoanalista Laura Pigozzi si interroga sulla continuità che esiste tra essi e lo statuto “disanimato” degli adolescenti contemporanei. Il rapporto che questi intrattengono col proprio corpo, con la scuola, con il sesso e con la scoperta del mondo mostra i segnali inquietanti di una chiusura, di “un arresto del desiderio, uno scacco della vitalità, un gorgo di passività” // di Francesco Paolella

Bonifica virile

Sono vicende minime di marginalità e desolazione, queste ricostruite da Cristoforo Magistro, storico che si occupa di storia dell’omosessualità in Italia. Sono storie di “pederasti” confinati in Lucania durante gli anni del fascismo trionfante, allontanati dalle loro case e dalle loro città a causa dello scandalo e della “pericolosità” della loro condotta // di Francesco Paolella

Impurità

All’idea, sempre della maggioranza, che “privato è bene, pubblico è male”, Galbraith fece osservare che l’inefficienza organizzativa delle grandi imprese, al pari se non più dell’apparato pubblico, ha effetti negativi sull’innovazione e sullo zelo imprenditoriale. È il caso di dire che in economia è meglio scoprire vecchie verità che inventare nuove stupidaggini.