philosophy and social criticism

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Asini carichi di libri: età o maturità?

«Non crediate che la giovinezza abbia la pelle vergine e il viso liscio per delle semplici ragioni biochimiche. Queste stesse ragioni hanno le loro ragioni. Più il corpo è giovane e più è capace del multiplo». Una riflessione di Michel Serres su età e maturità // di Marco Dotti

Testimoni (dormienti) del terrore nazista

“Sogno assai spesso di Hitler o di Göring. Mi fanno delle proposte, e io non dico: – Ma io sono una donna onesta – bensì: – Ma io non sono nazista, e a questo punto essi mi trovano ancora più attraente” – di Francesco Paolella

Economia virale: le catene del valore messe in quarantena

I margini di manovra di tutte le Banche centrali sono ormai ridotti all’osso, ma il vero problema è che questa volta, a differenza della crisi del 2008, ci troviamo di fronte ad una crisi dell’offerta, cioè della produzione, delle catene del valore e della logistica, una messa in quarantena della produzione della ricchezza a fronte della quale le politiche monetarie ultra-espansive possono poco o niente // di Christian Marazzi

Il successo di un cadavere

Con il poliziesco, la morte, anche nei suoi aspetti più crudi (le autopsie, i sepolti vivi…), è entrata, e dalla porta principale, nei romanzi italiani // di Francesco Paolella

Briciole di assurdità

Fachinelli ha avuto un posto privilegiato per osservare (e prendere in giro) la serietà dei compagni, i facili miti della rivoluzione culturale e tutti i conformismi nebbiosi della sinistra italiana. Ha saputo edere come pochi l’opportunismo (e, talvolta, la demenzialità) di tanta “cultura alternativa” e ha riconosciuto la violenza della religione rossa che ha pesato tanto, e, in certi casi, pervertendola, l’ansia di libertà di generazioni di italiani // di Francesco Paolella

1989: la fine della “protezione antifascista”

noi e il 1989 sono calate nebbie invincibili: un oblio frettoloso, sicuramente favorito dalle esigenze ideologiche ed elettorali dei partiti ex-comunisti, ma anche dalle esigenze dei governi europei, ha cancellato quasi tutto del patrimonio morale e politico dei singoli e dei movimenti che, nella seconda metà del Novecento, si erano opposti ai regimi rossi. // di Francesco Paolella

Ripensare la produttività

La smaterializzazione delle economie  complica parecchio il calcolo della produttività: si pensi a quante cose
facciamo, dai pagamenti digitali, all’acquisto di biglietti del treno
alle casse automatiche, alla produzione gratuita di dati personali,
tutte attività produttive che, non lasciando tracce monetarie, non
appaiono nel Pil // di Christian Marazzi

Focolari senza angeli

Gli ultimi secoli hanno ben dimostrato quanto il “sistema” – cioè quell’intreccio irrazionale di idee, vincoli e suggestioni che governa la nostra vita di persone libere – abbia saputo modellare su di sé, sulle esigenze della produzione e del mercato, anche la famiglia, valorizzando o screditando di volta in volta aspetti diversi, come il bisogno naturale di intimità o il peso dell’educazione dei figli – un peso sempre più faticoso da sostenere – o, ancora, le rivendicazioni emancipatrici dei diversi femminismi // di Francesco Paolella

Automazione e lavoro: catastrofisti per caso?

A sei anni dalla pubblicazione del Rapporto di Oxford, l’economista Carl Frey confessa che quello studio è stato ampiamente equivocato, che non era affatto intenzione degli autori prevedere la scomparsa della metà dei posti di lavoro oggi esistenti, che nella loro ricerca si parlava in realtà di professioni vulnerabili, non suscettibili di essere eliminate dai processi di automazione e computerizzazione, che la sostituzione del lavoro vivo con macchine automatiche dipende da un certo numero di fattori, quali il costo dell’investimento, le norme di regolazione vigenti, la pressione politica e la resistenza sociale // di Christian Marazzi