philosophy and social criticism

Posts tagged ‘libro’

La rivendicazione contro il mondo secondo Maurice Blanchot

«Se Maurice Blanchot si rivolge a tutte le grandi opere della letteratura mondiale e le intesse nel nostro linguaggio», osserva Michel Foucault, «lo fa proprio per dimostrare che queste opere non si possono mai rendere immanenti, che esse esistono al di fuori, che sono nate al di fuori e che, se esistono al di fuori di noi, noi siamo a nostra volta al di fuori di esse. E se manteniamo un certo rapporto con queste opere è a causa di una necessità che ci costringe a dimenticarle e a lasciarle cadere fuori di noi».

Poesia in s-vendita

Marco Nicastro Si dice che la poesia sia pochissimo letta: è vero. Io, ad esempio, tra i miei amici “lettori forti” non conosco nessuno che la…

Elogio del libro in fumo

libri, ha scritto il filosofo Jean-Luc Nancy, sono «facili da bruciare e tuttavia difficili da consumare. Sono materialmente il nostro pensiero, grave e fuggente, disponibile e segreto, ostinatamente condiviso tra di noi come la promessa di nient’altro se non di questo stesso commercio». Biblioteche e libri parlano di noi. I libri custodiscono le nostre gioie, ma anche le nostre solitudini. Ma sono solitudini che pulsano, non strazi inerti. Per questo il libro è temuto da politici e imbianchini, da tiranni grotteschi e da oligarchi del nord, da burocrati e persino da coloro che dovrebbero “conservarlo”, curarlo, rispettarlo, insegnarlo – e spesso ne tradiscono il mandato intimo, appellandosi alla lettera e non allo spirito della norma. Il libro è temuto, perché è un’esile, ma necessaria pietra d’inciampo in un percorso che rapido ci precita vero il niente.