philosophy and social criticism

Introduzione alle note

di Raffaele Ferro

La scelta fra i molti riferimenti, e le possibili connessioni o rimandi fra termini, simboli e fatti autobiografici, è dettata dalla sincera volontà di rendere il corpo della traduzione fluido e più possibilmente riflettente la “persona” dell’autore. Con questo, chi scrive, confessa anche il “ludo”, il personale divertissement pascaliano, nell’ affrontare il lavoro delle note cercando appunto di allontanarsi da mimesi individuali ed entrare invece, come un esploratore, nella cosmologia perryana. Nonostante la confidenza col Soggetto (su diversi assi: artistico/musicale/poetico in genere) chi scrive si rende conto delle possibili critiche, e si scusa in anticipo con chiunque intravedesse nelle note – talvolta speculative e frutto di liberi ragionamenti – una volontà giudicante o analitico-psicologica. Analisi, probabilmente, confutabile solamente dal soggetto stesso dell’autore, Lee Perry. In altri lavori previsti ci sarà l’occasione di chiarire meglio questo punto; per adesso è giusto ricordare che il superbo e lungo impegno biografico da parte di David Katz, fa luce sulle caleidoscopiche, o metafisiche dichiarazioni di Perry, talvolta divergenti o contraddittorie ad una “prima lettura”. Conoscendo e riconoscendo il Soggetto Lee Perry come Pop Star, come artista e al tempo stesso come riferimento maieutico, l’azzardare ipotesi interpretative è risultato puro stimolo di ricerca e come già detto, “puro ludo”, rispetto ad una mera ricerca musicologica, o meglio in relazione alla visione dello scenario musicale/artistico contemporaneo. Riguardo a quest’ultimo, chi scrive sceglie l’ etica e la (cosmo) logica (pura) perryana per la quale proprio le contraddizioni, l’ambiguità, come anche l’anatema o l’invettiva scurrile (al pari di ogni dualità, armata e disinnescata) risultano essere strumenti indispensabili per ogni impresa, sia esistenziale in senso pratico che intellettuale o astratta, spirituale e cosmica; rafforzamento e cristallizzazione d’energia nel crogiuolo della “non storia” dell’ umanità e dello scenario stesso al quale Perry è associato . Scenario internazionale di cui Lee Perry dai suoi sessant’anni di carriera, in ogni caso ne risulta riferimento originatore e guida per i più svariati ambiti stilistici. Citeremo solo i più importanti, oltre alla leggenda Bob Marley e ad una miriade di artisti Ska,Reggae e Dub : Paul e Linda Mc Cartney, I Clash, gli Orb, Terence Trent D’Arby, i Beastie Boys, i Prodigy, Dubblestandart … 

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tysm literary review, Vol 3, No. 6 – may 2013

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