philosophy and social criticism

“Premessa” alla Volontà di potenza

Friedrich Nietzsche

I

Le grandi cose esigono che se ne taccia o se ne parli con grandezza: con grandezza, cioè con innocenza: cinicamente.

II

Ciò che racconto è la storia dei prossimi due secoli. Io descrivo ciò che viene, ciò che non può più venire in altro modo: l’insorgere del nichilismo. Questa storia può essere narrata già ora: perché qui è all’opera la stessa necessità. Un tale avvenire parla già per cento segni, questo destino si annuncia ovunque: gia tutte le orecchie sono tese per questa musica dell’avvenire. Tutta la nostra cultura europea si muove gia da gran tempo con un tormento e una tensione che cresce di decennio in decennio, come se tendesse a una catastrofe: inquieta, violenta, impetuosa: come una corrente che vuol giungere alla fine, che non riflette più, che ha paura di riflettere.

III

Chi prende qui la parola, viceversa, sinora non ha fatto altro che riflettere: come filosofo ed eremita per istinto, che trovò vantaggio nell’appartarsi, nel restar fuori, nella pazienza, nell’indugio, nel ritardare, come uno spirito audace, indagatore e tentatore che gia si e smarrito in ogni labirinto dell’avvenire; come un uccello profeta, che guarda indietro mentre narra ciò che avverrà, come il primo nichilista compiuto d’Europa, che ha già vissuto in sé il nichilismo sino alla fine- e ha il nichílismo dietro di se, sotto di sé, fuori di sé.

IV

Onde non si fraintenda il senso del titolo con cui voglio sia chiamato questo Vangelo dell’avvenire: “La volontà di potenza. Saggio di una trasvalutazione di tutti i valori” – con questa formula e espresso un contromovimento, rispetto al principio e al compito; un movimento che in un qualche futuro risolverà quel nichilismo compiuto, ma che però lo presuppone, logicamente e psicologicamente; e che assolutamente non può venire se non dopo il nichilismo e dal nichilismo Infatti, perché è ormai necessario l’insorgere del nichilismo? Perché sono gli stessi valori che abbiamo avuto sinora a trame le loro ultime conseguenze; perché il nichilismo è la logica, pensata sino alla fine, dei nostri grandi valori e ideali: perché dobbiamo prima vivere il nichilismo per giungere a intendere cosa fu veramente il valore di questi “valori”… In qualche modo, abbiamo necessità di nuovi valori.

[Versione di Angelo Treves (F. N., La volontà di potenza, Monanni, Milano 1927), rivista da Pietro Kobau (La volontà di potenza, a cua di Maurizio Ferraris e Pietro Kobau, Bompiani, Milano 1992)]