philosophy and social criticism

Non adorate

Non adorate gli idoli, le pietre, gli alberi, i luoghi appartati, le fonti, i quadrivi. Non affidatevi a chi fa incantesimi, agli stregoni, ai maghi, agli aruspici, agli indovini, a chi scruta gli astri, a chi getta le sorti. Non credete al significato magico degli starnuti, né alle superstizioni relative all’orecchio, né ai malefici diabolici. Che altro è se non un culto demoniaco il celebrare i Volcanalia e le calende, il far corone di lauro, il badare alla posizione dei piedi, lo stendere la mano sui tronchi d’albero, il gettate del vino o del pane nelle fonti? È un culto demoniaco quello delle donne che, tessendo, invocano Minerva, o quello di chi aspetta il venerdì o un giorno preciso per celebrare il matrimonio o per mettersi in viaggio.

astronomiNon ponete mazzetti di erbe magiche sotto le vesti vostre o dei vostri parenti. Non prestate fede agli stregoni tempestarii e non date loro niente. Non credete agli stregoni che fanno montare la gente sui tetti delle loro case per predire loro l’avvenire, buono o cattivo che sia: è solo Dio che conosce il futuro. Noti fate volare cervi volanti o piccoli carri durante la quaresima. Gli uomini non indossino abiti femminili né viceversa in occasione delle calende o di altre feste. Non attaccate ai quadrivi o agli alberi delle riproduzioni in legno delle membra umane: pratiche del genere non servono a restituirvi la salute. Non mettetevi a gridare quando c’è un’eclisse di luna. Non credete che il finocchio sia un’erba diabolica e non mettetevela sulla testa.

Nessun cristiano canti canzoni in chiesa, in casa, sui quadrivi; non si facciano danze né giochi né scherzi diabolici. Non cantate osceni ritornelli né canti erotici. Non accordate alcun credito ai filatteri o cose del genere, non li adorate né onorate.

Non prestate attenzione ai sogni, giacché non danno che informazioni menzognere: adorate solo Dio uno e trino. Portate alla chiesa i vostri doni, le candele, l’olio, l’incenso, le primizie, le decime e le offerte. Celebrate i giorni festivi, le domeniche, gli anniversari dei martiri e dei confessori. Assistete alle veglie e alle messe e ricevete la santa comunione. Che nessuno chiacchieri in chiesa mentre si legge la Scrittura; ascoltate le lezioni.

[Tratto da Dicta Pirmini o Scarapsus, sec. VIII]