Castor Seibel – Barceló o la pittura
«L’artista è il vero materialista», scriveva Francis Ponge. Una definizione che sembra coniata appositamente per Miquel Barceló, pittore che con la materia intrattiene da sempre un rapporto complesso e privilegiato.
Di tale rapporto parla l’autore di questo libro, tra i primi a essersi interessato al lavoro dell’artista di Maiorca che, da parte sua, ha trasformato il “critico” Seibel in soggetto per una delle sue più celebri serie di ritratti. Attraverso cinque testi brevi, scritti fra il 1992 e il 2007, Seibel indaga l’universo pittorico di Barceló senza offrire alcuna soluzione apparente al mistero che si nasconde dietro la materia convertita in luce e pittura. Senza rinchiudere l’arte in un sistema ma liberando, al contrario, uno sguardo lucido e al tempo stesso spiazzante su un’opera che necessita di interrogazioni costanti. Una pittura che custodisce gelosamente il proprio mistero, ma non per questo cessa di offrirsi allo sguardo.
Come ogni grande opera, anche quella di Barceló è polivalente: per questo, conclude Seibel, quando si scrive «non si scrive per il pittore, ma per l’amore che si nutre verso la sua pittura. Tanti sguardi quante visioni, quante interpretazioni possibili».
L’AUTORE
CASTOR SEIBEL, scrittore, critico, collezionista, esperto d’arte. È considerato fra i maggiori conoscitori dell’opera di Braque, Fautrier e Barceló. Amico di Jean Paulhan, Leonor Fini, Fernand Mourlot, Sami Tarica, Pier Vittorio Tondelli, Hervé Guibert, Giacinto Scelsi, Marcel Jouhandeau e Etiemble, Seibel ha intrattenuto con loro un intenso dialogo e una non meno fitta corrispondenza, in gran parte ancora inedita. Nel 1995, l’editore parigino L’Echoppe ha raccolto in volume alcune lettere di Francis Ponge a
Seibel (Treize lettres à Castor Seibel).
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