philosophy and social criticism

Altrove

Ferruccio Masini

Non esiste un altrove

tutto è qui   dicono   in queste fauci

in questa orrida allegra sequenza di fotogrammi

ieri oggi domani la casa il bar il palazzo

delle poste e sul palmo della destra

la curva di una splendida assicurazione sulla vita

Infine l’ora del bugliolo e dell’accoppiamento

Bonjour m’amour!

Non esiste un altrove

Potrebbe significare che sei malato

d’avventura che ti lasci facilmente sedurre

la sera dalle chiacchiere dei viaggiatori

nell’aria frizzante dei valichi

Loro non vanno altrove loro sono qui

sempre qui   non credi? –

muovono piccoli passi commerciano

cartine dorate e primavere di Persia talora

si laureano in qualche università straniera

ma sono qui puntuali

alle cinque per l’iniezione alle otto per la cena

Altrove c’è un varco nella giogaia

un’esile crepa nel cielo un odore forte

di mosto non so che richiami nell’aria

fantasie di carcerati malinconie d’automi

storie di vagabondi e di ladri

gente che cammina toccando ogni tanto

la mezzaluna e non vede il filo tagliente

Non esiste un altrove

Cancèllati e lo saprai Comincia dall’orlo

dei primi pensieri dell’alba e prosegui

fino alla vertigine dei grandi incendi

tocca le spighe abbandónati e allèntati

alla falce lascia che t’asciughi il sole

sulla pietra   non esiste un altrove

tutto è qui nelle parole smozzicate

nel raglio della farsa

negli alambicchi del sapere

nelle storte della cattiva coscienza

tra la mannaia del giudice e il ghigno

del penitente

Basta rosicchiare con cura

il torso dell’anno avvicinarsi

dolcemente alla calamita nera

dire   sono pronto   e subito

chiudere gli occhi

perché le tue ossa una ad una

siano persuase

[da Per le cinque dita. 1958-1980, All’insegna del pesce d’oro, Milano 1986]