philosophy and social criticism

Nota bibliografica a “Braque il maestro”

Renato Turci

Nel 1946, in forma ancora incompleta, l’opera viene nuovamente stampata in volume a Ginevra, per le Éditions des Trois-Collines, mentre a Londra, nel n. 4 della rivista Echo viene ripresentato l’articolo “Braque ou le sens du caché”, già apparso due anni prima in Cahiers d’art.

Nel 1947, il saggio esce per la seconda volta a Ginevra, illustrato da Braque e pubblicato a cura della Galleria Gérard Cramer.

Nel 1948, Jean Paulhan ritorna sul tema del segreto della pittura moderna o cubista, con agganci per l’opera finale su Braque. Il nuovo contributo è nel n. 2 di La table ronde, “La Peinture moderne ou l’espace sensible au cœur”.

L’anno successivo, nel n. 185 del 22 ottobre de Le Figaro littéraire, appare l’articolo “Braque ou la peinture sacrée”.

Nel 1952, infine, il testo accresciuto e definitivo di Braque le patron viene edito da Gallimard. È indicato come seconda edizione.

Molte idee contenute in Braque le patron si riversano in La Peinture cubiste (vedere l’edizione 1971 data a Parigi per Denoël/Gonthier, con nota di Jean-Claude Zylberstein). È un testo sviluppato in parallelo con il lavoro su Braque, e in parte anche con Fautrier l’enragé, saggio che sarà completato nel 1962, per Gallimard, ma che era stato abbozzato sin dal 1944 nella presentazione delle opere di Fautrier esposte nella Galleria Drouin, Un Peintre d’aujourd’hui: Fautrier.

Molti sono i motivi e i temi che intercorrono nei tre saggi essenziali di Paulhan sulla pittura moderna. Se ne ritrovano alcuni anche in Les Incertitudes du langage, alle pagine 118-135, edito nel 1970 da Gallimard. È il volume che raccoglie, per la prima volta in modo completo, le dodici interviste radiofoniche con Robert Mallet, trasmesse durante il mese di luglio del 1952.

Dopo il 1952, Braque le patron non è più stato ristampato ed è introvabile. È incluso in La Tache aveugle, tomo V delle Œuvres complètes di Jean Paulhan, edite in cinque volumi tra il 1966 e il 1970 dal Cercle du livre précieux, per l’editore Tchou di Parigi, ma la loro distribuzione è stata interrotta, e non sono più disponibili.

L’idea di rendere in italiano Braque le patron è stata dell’indimenticabile Sergio Solmi. Ho elaborato la traduzione nel 1974 e l’ho riveduta nel 1976, con la paziente assistenza dell’amica Leda Macrelli di Cesena, che ringrazio.

Solmi ha scritto la Prefazione nel settembre del 1978. Dall’ultima frase è stato tolto l’accenno finale alle illustrazioni che dovevano corredare il volume allora progettato e non realizzato.

La presente edizione esce a cura degli “Amici di Sergio Solmi”, a tre anni dalla morte del suo ideatore. È senza tavole, come quella che Paulhan aveva voluto per Gallimard.

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