philosophy and social criticism

Il signor Baroni e i suoi libri

Giulia Zoppi

 

A Firenze i libri vivono bene, non sono ancora diventati inutili orpelli di modernariato da infilare nelle librerie a far da tappezzeria, né pura merce deperibile con data di scadenza in quarta di copertina, come succede nei bookstores di molta parte del mondo.

I libri a Firenze vivono e respirano: potete trovarli un pò dovunque, anche se la Biblioteca Nazionale centrale sta agonizzando per mancanza di fondi statali, e nessuno degli amministratori romani sembra preoccuparsene più di tanto. Libri viventi per lettori esigenti. Librerie antiquarie occupano molti locali del centro storico, così come quelle che vendono “ i fuori catalogo” insieme alle novità ( e ci sono casi più unici che rari in cui le novità non sono i best sellers…) ma potete trovare anche librerie per l’infanzia, librerie per ragazzi, librerie miste per lettori che si accontentano un pò e bancarelle piene zeppe di libri a metà prezzo, a cinque, due e a un euro.

Bancarelle che vendono libri come se fossero caramelle, anche se in questo caso non tutti i venditori sono all’altezza del compito, ma tant’è. Vicino a piazza della Repubblica trovi al 50% saggi e romanzi usciti una settimana fa: una pacchia!

La lista potrebbe continuare perché gli esempi non mancano e ogni caso è una storia (interessante) a sé, ma concentriamo la nostra attenzione su un caso esemplare, un caso paradigmatico e quasi commovente: il caso del Signor Baroni che decise di chiudere la sua straordinaria libreria in via della Pergola (proprio quella davanti al famosissimo teatro) lasciando di stucco i suoi affezionati clienti (in qualche caso, disperati) per poi ricomparire, dopo qualche tempo altrove, non troppo lontano a dire il vero, appena qualche strada più sotto, sempre nel ventre vivace della città, lungo quella strada che taglia San Lorenzo e arriva fino a piazza della Libertà: via dei Ginori, appunto.

Il signor Baroni ha un deposito di libri che conta qualcosa come 80.000 volumi (o magari anche molti di più) e immaginarselo lì dentro, nel suo magazzino di carta, è già come sentirsi in un racconto di Borges, perché il signor Baroni è minuto e gentile, abbastanza anziano ma con gli occhi vispi, porta occhiali che eccedono il suo viso piccolo e lungo e sembra sopraffatto dalla sua monumentale collezione; ma non lo è, credetemi: il suo vigore si annida dentro la testa agile e smagliante del librario attento e competente, al suo cospetto sembrate voi ad essere spauriti e senza scampo: provate a girare intorno a muri di libri ordinati con criterio per cercare il libro che volete e poi ne riparliamo!

Adesso Baroni si è trasferito nella celebre libreria Conforti, destinata a chiudere perché il suo proprietario, colpito da un grave lutto, non riusciva più a stare al pubblico. Se non sapete dov’è, sulle prime è difficile trovarla, trattandosi di una vera libreria non ci sono luci al neon, scritte colorate, immagini o pubblicità che la faccia riconoscere ad un occhio distratto. Anche quando Baroni stava alla Pergola non potevate accorgervene se, invece di guardare con attenzione, stavate persi nei vostri pensieri. Tuttavia Baroni aveva trovato un modo discreto di farsi notare: disponeva piccole scatole all’ingresso, sul marciapiede e vi regalava i libri che non vendeva, che non riusciva a piazzare in nessun modo. Mica roba illeggibile, solo sconosciuta ai più (ma ci pensate? Vendeva dizionari a 5 euro, intere enciclopedie a prezzi stracciati) e, giustamente, si lamentava: “nemmeno gli insegnanti si avvicinano, nemmeno i genitori per fare qualche regalo utile ai loro figli…”.

Fatto sta che dalla Pergola Baroni se ne va, lascia. E’ sconfortato, nessuno legge più come una volta, non c’è cura, non c’è attenzione per la lettura, la conoscenza, la dottrina.

Perciò che magnifica sorpresa ritrovarlo appena qualche strada più in là, occupare con la sua foga libresca un altro spazio, adattarlo a sé, alle proprie manie di collezionista, sovrastare gli spazi di pile lunghe e pericolanti di volumi e volumetti, adagiarli per terra, ché gli scaffali traboccano…Anche questa volta, nessuna pubblicità per il Signor Baroni, solo libri riposti con sapienza, il sorriso di chi si compiace del suo mondo, uno scopo e una finalità  da perseguire: far leggere non solo gli appassionati, o magari no, ma poco importa… La resistenza al mondo delle merci è questa: ricomparire all’improvviso più forti che mai con la ricchezza della propria impagabile esperienza. Le luci non si spengono, i cervelli si attivano con la passione. I libri di Baroni viaggiano e lui viaggia con loro.

 

Libreria Conforti

Via de’ Ginori 53R
50129 Firenze

055 2302637

Orari di apertura:

lun-ven 16:00 – 19:30

mar-gio 9:00 – 12:30

 

ps. Nel frattempo a Firenze sono state chiuse due librerie di grandi distribuzione: Edison in piazza della Repubblica e la Libreria Martelli in via Cavour.