Manifesto degli economisti sgomenti. Capire e superare la crisi
Manifesto degli economisti sgomenti. Capire e superare la crisi, Minimun Fax, Roma 2012.
Un ottimo esempio di interazione schermo carta, questo Manifesto degli economisti sgomenti, firmato da oltre 700 analisti e studiosi, apparso dapprima in Francia, poi in italiano in versione e-book sul sito di “Sbilanciamoci!”, e ora in un agile, ma pungente volumetto per i tipi di Minimun Fax. Libro chiaro, preciso nelle analisi, puntuale e esauriente nelle spiegazioni, il Manifesto è soprattutto un lavoro che indica le maglie rotte di una rete da cui non solo è possibile, ma vitale fuggire. Si parte distruggendo alcuni luoghi comuni puramente di scuola – dalla naturale efficienza dei mercati, alla necessità di competere al ribasso per quanto riguarda spesa pubblica e diritti – e si arriva a una pluralità di proposte concrete e alternative rispetto alle deludentissime politiche anticrisi che, dalla fine del 2007 a oggi, hanno consegnato il mondo a una deriva i cui pericoli sono oramai tangibili a tutti. Non esiste una sola soluzione, ai problemi. Esistono soluzioni più o meno costose, più o meno auspicabili. Ciò che è certo è che la bolla speculativa ha fatto esplodere anche la bolla ideologica, sottesa alla vulgata secondo cui sarebbe necessario tagliare la spesa pubblica per ridurre il debito o per rafforzare il Patto di stabilità. Bisogna allentare la presa della finanza sull’economia e sulle nostre vite. Uscire da un immaginario malato che ha fatto credere un po’ a tutti che più mercato significasse più libertà e più opportunità. Uscire, insomma, dal vicolo cieco del Novecento.