Paula Modersohn-Becker. La vita breve di un’artista indipendente
di Giulia Zoppi
Come spesso accade ai grandi artisti, anche per Paula, giovane pittrice in un’epoca che non riservava spazio alle donne, il successo e la fama giunsero dopo la morte: solo così le fu riconosciuto il merito di aver anticipato il movimento espressionista, dando inizio a quello che nel XXI secolo fu chiamato modernismo pittorico.
Paula Becker fu la prima artista della storia ad autorappresentarsi nuda e incinta, ma anche la prima a vantare un museo dedicato alla sua frenetica attività, ben poco riconosciuta quando era in vita.
Minna Hermine Paula Becker fu la terza di sette figli e crebbe in una famiglia agiata e di grande cultura che la introdusse sin da bambina all’arte, alle lingue straniere e ai viaggi.
Nell’estate del 1897 la famiglia si recò in gita nel piccolo villaggio di Worpswede, località che aveva la fama di ospitare un numero importante e significativo di artisti tedeschi.
Lontano dalle accademie “quelli di Worpswede” come furono chiamati, aspiravano ad un’ “arte a diretto contatto con la natura e la realtà”…fu così che Paula conobbe gran parte dei pittori del gruppo: Fritz Mackensen, Otto Modersohn, Fritz Overbeck e Heinrich Vogeler.
Fu proprio in quel piccolo villaggio che la giovane donna incontrò il suo futuro marito Otto Modersohn di undici anni più grande di lei, sposato e padre di una bambina.
Nonostante il clima protetto e le amicizie, lo stile originale di Paula mal si identificava con lo stile Worpswede e fu per questo che decise di approdare a Parigi in cerca di fortuna.
Il 31 dicembre del 1900 intraprese un viaggio verso la Francia in cerca di stimoli e qualche mese dopo, durante l’Esposizione Universale, poté ritrovare inaspettatamente Otto Modersohn che sposò l’anno successivo in Germania.
I due pittori frequentarono Parigi in diverse occasioni per studiare da vicino le opere di Van Gogh, Cézanne e Matisse, pittori a cui Paula si sentiva molto vicina per stile e filosofia.
Per quanto la vita matrimoniale mal si addicesse alla sua spasmodica ricerca di libertà, Paula rimase insieme al marito fino alla sua morte improvvisa che la colpì a soli 31 anni per complicazioni seguite al parto della primogenita Matilda.
Anche se il successo e il riconoscimento sono arrivati molti decenni dopo, oggi l’opera di Paula Becker è riconosciuta in tutto il suo valore. Contemporanea di Picasso, Gauguin, Matisse e Munch, la sua pittura vanta un posto di assoluto privilegio nel mondo dell’arte.
Amica di Heinrich Vogeler e di R. Maria Rilke, ella fu artista innovatrice e coraggiosa: indimenticabili le sue donne rozze disegnate con linee semplici ed esatte che risplendono di strani colori. Un po’ Gauguin un po’ Balthus, ma soprattutto Paula Becker.