philosophy and social criticism

Si comincia! 1º giorno: 20.05.10

Liliana Navarra

Il conto alla rovescia è terminato, i riflettori sono finalmente accesi, mormorii in sala per il tanto atteso incontro alla Cinemateca Portuguesa con Marco Bellocchio, uno degli ospiti d’onore di questa 3ª edizione di 8 ½ Festa del cinema italiano.

I pugni in tasca, film presentato questa notte, marcò nel 1965 l’esordio al lungometraggio di Bellocchio. La pellicola riassume temi cari al regista all’epoca ancora giovanissimo: la religione, la famiglia, l’amore, la patria e la proprietà.

Il film, quasi claustrofobico, racconta la storia della dissoluzione di una famiglia un tempo facoltosa ma ormai segnata dalla pazzia e dalla malattia. Una famiglia composta da una madre cieca che vive di ricordi e i suoi 4 figli, uno dei quali, epilettico ed esaltato, uccide lei e il fratello.

Il disagio giovanile che si respira porta a tensioni malsane e autodistruttrici all’interno del nucleo familiare. L’inevitabile decadenza e le ossessioni narcisistiche dei personaggi, ci fanno scorge un Bellocchio grottesco, duro, crudele e angoscioso.

CAST TECNICO ARTISTICO  Regia: Marco Bellocchio Sceneggiatura: Marco Bellocchio Fotografia: Alberto Marrama Scenografia: Rosa Scala Costumi: Gisella Longo Musica: Ennio Morricone Montaggio: Aurelio Mangiarotti (Italia, 1965) Durata: 107' Prodotto da: Enzo Doria  PERSONAGGI E INTERPRETI  Ale: Lou Castel Giulia: Paola Pitagora Augusto: Marino Masè La madre: Liliana Gerace Leone: Pierluigi Troglio

CAST TECNICO ARTISTICO Regia: Marco Bellocchio Sceneggiatura: Marco Bellocchio Fotografia: Alberto Marrama Scenografia: Rosa Scala Costumi: Gisella Longo Musica: Ennio Morricone Montaggio: Aurelio Mangiarotti (Italia, 1965) Durata: 107' Prodotto da: Enzo Doria PERSONAGGI E INTERPRETI Ale: Lou Castel Giulia: Paola Pitagora Augusto: Marino Masè La madre: Liliana Gerace Leone: Pierluigi Troglio

Dal buio della sala veniamo catapultati sul terrazzo del bar Porta do sol, con vista mozzafiato sul fiume per la festa che inaugura questa settimana dedicata al cinema made in Italy.

Dopo un paio d’ore seduti nell’oscurità di una sala, completamente rapiti dalla pellicola di Bellocchio, non potevamo che assaporare un buon ‘vinho do Porto’ e ascoltare musica su questa splendida terrazza al chiar di luna. La serata non poteva che concludersi come in un film di Antonioni.

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ISSN:2037-0857