Versi buttati giù in fretta

di Pier Paolo Pasolini
Non sanno vedere
la trasformazione
degli operai, perché
non hanno alcun interesse per gli operai.
Non si accorgono
delle facce dei ragazzi
perché non hanno alcun interesse per i ragazzi (non hanno neanche
occasione di vederli). Spesso mi sento stringere
il cuore di fronte alla santità della gente: in fondo
accontentarsi di mille lire di più in saccoccia, è una forma di santità. Ma mi sento anche stringere il cuore
di fronte alla paura
degli intellettuali comunisti a essere anche un poco,
o solo idealmente, disobbedienti.
Guardano con uno spavento misto di ammirazione o odio chi osi dire qualcosa di opposto all’opposizione istituita.
Mi chiedo che cosa temono. Si tratta dell’antica paura
di essere lasciati indietro dal branco? Si tratta di umiltà?
[da La nuova gioventù. Poesie friulane 1941-1974, Einaudi, Torino 1975]
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tysm literary review, Vol 6, No. 10, December 2013
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ISSN:2037-0857