L’immagine insondabile o dell’apocalisse: Tarkovskij
Né alto, né basso, ma visioni della fine. L’Apocalisse si presenta a Giovanni come succedersi di «visioni», come sacrificio della parola, come critica implicita al logocentrismo fondato sulla rappresentazione e sulla logica binaria. In un ben noto passo dell’Apocalisse, a un certo punto, si legge: «Quando i sette tuoni parlarono io mi accingevo a scrivere, ma intesi una voce dal cielo che mi diceva: “Tieni chiuso in te ciò che i sette tuoni hanno detto e non scriverlo”». Che cosa tiene segreto Giovanni?