Il libro come merce: l’impoverimento culturale dell’editoria contemporanea.
Il libro non è più considerato un veicolo di idee, un mezzo di formazione culturale rivolto alla collettività, ma una merce qualunque, un prodotto di largo consumo che deve essere venduto il più facilmente possibile ad una platea di persone di cui si danno per assodati l’esistenza e la cospicua numerosità.