Depressi alla meta: Byung-Chul Han
La società della stanchezza è, una società della prestazione, non del lavoro. Richiede e impone prestazioni che mettono sotto pressione l’individuo a cui è richiesta – negli uffici, nelle fabbriche, a scuola, nella vita – una praticità “multitasking” e un’attenzione estesa ma superficiale simile a quella dell’animale che, per vivere in un habitat selvatico ha bisogno di suddividere la propria attenzione tra diverse attività in vista di un potenziale attacco.