La fabbrica della disperazione: Franco Berardi e il disagio dell’«ipermodernità»
«Heroes. Suicidio e omicidi di massa» è probabilmente il libro più inquietante di Franco Berardi. Con il nuovo capitolo della «fenomenologia della fine» giunge infatti a piena maturazione un pessimismo radicale. Un pessimismo che, a ben guardare, non è però il prodotto dello «spirito del tempo» o della «mutazione antropologica» che abbiamo di fronte. Le sue radici affondano infatti nella logica di un percorso intellettuale lungo ormai quasi mezzo secolo, il cui esito paradossale è la ‘rimozione’ della politica e del conflitto dallo spazio della teoria.