Registrare il reale: il caso dell’uomo col magnetofono
L’insopprimibile resistenza della parola: il caso di Jean-Jacques Abrahams
L’insopprimibile resistenza della parola: il caso di Jean-Jacques Abrahams
Marx che rimette in gioco il discorso sull’alchimia, servendosene in metafore che lo aiutano a illuminare l’alienazione dell’economia politica dei capitale, ma anche a sottolineare la pietra filosofale del non-ancora-potere del proletariato. Il materialismo dell’alchimia, la sua concezione del nesso dialettico uomo/natura, la suo aspirazione prometeica ad un uomo nuovo, disalienato è quanto la può maggiormente avvicinare a Marx.
“I concetti non sono già fatti, non stanno ad aspettarci come fossero corpi celesti. Non c’è un cielo per i concetti; devono essere inventati, fabbricati o piuttosto creati e non sarebbero nulla senza la firma di coloro che li creano”. È forse questo pensiero di Deleuze e Guattari a tracciare nel modo migliore la rotta degli eterogenei saggi che compongono questo libro, nel quale si affrontano alcuni dei principali problemi posti dal pensiero critico contemporaneo.
Nel senso che per il cristianesimo e per Marx esiste una questione: liberare l’umano da una situazione di disfatta, di caduta, diversamente identificata. Liberazione che nel cristianesimo si attua attraverso la mediazione della figura del Cristo, mentre per Marx si esige la mediazione del proletariato.