I poveri sono ancora matti
I “folli” di oggi sono riconosciuti e accompagnati in una gestione che mira sostanzialmente a neutralizzare, con mezzi più discreti e meno violenti rispetto all’epoca manicomiale, le nuove classi pericolose. D’altra parte, fra pericolosità dei marginali e insicurezza della società esiste un rapporto quanto mai controverso: di sicuro, come dicevamo, oggi non è più all’ordine del giorno una riflessione sulle cause sociali (e non solo prettamente economiche) del disagio mentale