philosophy and social criticism

Posts by MD

Le crisi della scuola sono crisi di civiltà

Scrive Charles Péguy: “I parassiti politici parlamentari di ogni lavoro umano, i politici della politica e dell’insegnamento hanno un bel celebrare la scienza e il mondo moderno e la società contemporanea in gozzoviglie cerimoniali (…) Come insegnare l’infanzia e la giovinezza quando tutto quel che non è più bambino e che non è più giovane mente?”

Étienne Balibar: “La costruzione europea deve cambiare… o collasserà”

L’Europa tende verso un regime potenzialmente autoritario, un regime che deve rivestirsi di una facciata democratica; da qui, per esempio, il progetto di eleggere un presidente europeo a suffragio universale. Questa “rivoluzione dall’alto” si è sovrapposta all’accelerazione della crisi che, oggi, frammenta l’Europa tra nazioni e regioni. Per il momento la tecnocrazia non ha alcun piano B.

La sottile parete del cuore

La “parete sottile” del cuore, la difesa che impedisce alle esperienze più dolorose dell’infanzia di sopraffarci, ma che al medesimo tempo ci permette di conservarle in vita, sia pure attraverso i sogni e le fantasie, e di riemergere per essere accolte e nominate. L’ultimo romanzo di Enrico Regazzoni

Poesia in s-vendita

Marco Nicastro Si dice che la poesia sia pochissimo letta: è vero. Io, ad esempio, tra i miei amici “lettori forti” non conosco nessuno che la…

Questione di modelli

La crescita, così come l’innovazione, vanno qualificate, non sono dei valori assoluti e autoreferenziali. Di per sé la crescita non genera equità e coesione sociale, così come l’innovazione non significa necessariamente nuovo valore d’uso, ma sempre più spesso aumento del consumo senza valore aggiunto.

Psicopolitica: cittadinanza passiva e fine della libertà

Che cosa accade se l’azione sociale e politica riduce il cittadino alla passività dello spettatore? Se lo chiede il filosofo filosofo coreano Byung-Chul Han, nel suo nuovo libro, Psicopolitica. La nostra democrazia digitale funziona soprattutto per soggetti solitari, consumatori inesauribili ma apatici

Appadurai: un’etica per il futuro

Il futuro è un elemento portante delle società umane. Ma le visioni del futuro cambiano. Preservarne la differenza, significa preservarne il valore. Ecco perché, come ci spiega il grande antropologo Arjun Appadurai, «serve un’etica orientata al futuro o consegneremo le chiavi del nostro destino a vecchie e nuove logiche di sfruttamento»

Mishima e la morte

La decadenza e il lerciume impedivano, insozzando tutto, che un eroe potesse ergersi e compiere qualcosa. E’ interessante quest’ultimo punto, da cui viene la domanda: Mishima è morto da martire o da eroe?

L’Enigma: dalla Sfinge alla Settimana enigmistica

E allora, come nasce l’enigma? Da dove prende la sua natura? Per rispondere a queste domande dobbiamo risalire il tempo sino a quando la comunicazione tra gli dei e gli uomini era ancora possibile, prima delle nozze di Cadmo ed Armonia, l’ultima volta che le due razze si incontrarono convivialmente sulla terra.

L’azzardo e la finanza sono la stregoneria del nostro mondo

Il brivido del rischio e il colpo fortunato che può cambiare la nostra vita sono spesso il motore di scelte incontrollabili e imponderabili. Milioni di esistenze sono messe a profitto da un sistema irrazionale che ha i suoi sacerdoti, i suoi stregoni e le sue vittime: noi. Un dialogo con l’antropologo Marco Aime

Killer Robots: armi alle macchine, delega al potere

La strage di Orlando ha suscitato sgomento e inevitabili polemiche sulla diffusione delle armi negli Stati Uniti e riacceso il dibattito generale sul disarmo. Un’altra questione, però, si sta affacciando sulla scena: quello dei robot assassini. Non è fantascienza. La comunità scientifica cerca da tempo di richiamare l’attenzione su questo problema: se deleghiamo alle macchine la facoltà di scegliere, che ne sarà della prerogativa esclusivamente umana di resistere al male?

Un etnologo nel bistrot

Francesco Paolella Marc Augé, Un etnologo al Bistrot, Cortina, Milano 2015 Il bistrot è un genere di locale di cui non è facile trovare equivalenti fuori…

La crisi della misura

Crisi senza fine. Lo dicono gli indicatori. Ma se si tenesse conto della cooperazione sociale, e non solo della prestazione individuale, il calcolo della produttività permetterebbe di remunerare in modo assai più appropriato il contributo di tutti alla creazione della ricchezza.

Il romanzo dello sciame

«Morte ai vecchi», il libro scritto a quatto mani con Massimiliano Geraci, non può essere considerato forse il «primo romanzo» di Franco Berardi Bifo. Ma senza dubbio questa singolare distopia, che immagina un futuro non poi così lontano dal nostro presente, condensa molte delle riflessioni dedicate da Bifo alla «mutazione» contemporanea. E proprio per questo il vero protagonista del romanzo diventa uno sciame omicida di ragazzini, perennemente intrappolati in un onnipresente alveare digitale.