Azar
di Alfonso X el Sabio
C’è un’altra maniera di gioco che chiamano azar, che si gioca in questo modo: chi tira i dadi per primo vince se ottiene 15. 16, 17 o 18, o i corrispondenti punti sulle facce opposte, cioè 6, 5, 4, 3.
Tutti questi punti (in qualsiasi combinazione escano fra quelle degli altri giochi che abbiamo esposto sopra), sono chiamati azar.
Se per caso [il primo giocatore] non ottiene al primo colpo nessun azar, dà all’altro [giocatore] uno dei punti da 6 in su e da 15 in giù (in qualsiasi combinazione escano fra quelle degli altri giochi che abbiamo esposto sopra); e se in un secondo momento otterrà uno dei punti che abbiamo ora chiamato azar, il punto sarà detto reazar e il primo giocatore perderà.
[da Il libro dei giochi, edizione critica a cura di Paolo Canettieri, Cosmopoli, Bologna 1996, p. 83]
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
tysm literary review, Vol 2, No. 4 – april 2013
This opera by t ysm is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 3.0 Unported License. Based on a work at www.tysm.org.