Nel luglio del 2011, la Norvegia venne colpita – prima volta nella sua storia – da un doppio attentato terroristico, a Oslo e nell’isola di Utøya. Violenza e panico sono le chiavi di volta della postmodernità? Ne parliamo con il filosofo Lars Fr. H. Svendsen
Un nuovo spettro si aggira per l’Europa: è lo spettro rosso-nero della guerra tra razze. La “razzizazione” del conflitto ha mascherato le ragioni profonde – economiche, antropologiche, sociali – della crisi, creando figure inedite nella loro configurazione ibrida, capaci di muoversi con destrezza nella società postcoloniale: i chierici rosso-neri
Con l’irruzione nella vita dell’uomo di ciò che i greci chiamavano sphaira e i latini globus, termina per Sloterdik il tempo della confusione e delle storie disperse in filamenti di tempo. L’uomo che pensa è già nella post-storia.
Biopoder é um conceito interessante, mas, no contexto em que é usado no debate atual diz bem pouco. Em sua concepção mais dura, o biopoder é o “populacionismo” e se apóia na idéia de população, própria do regime absolutista. Este aspecto escapou em grande parte a Michel Foucault e, com maior razão, escapa aos seus intérpretes tardios. Foucault se concentrou principalmente nos fenômenos da disciplina e da biopolítica da idade clássica.
L’astensionismo alle elezioni regionali è un dato allarmante che non va minimizzato. Il Premier Renzi ne parla come di un “fenomeno secondario”, ma il politologo Marco Revelli invita a leggerlo nella chiave di una complessiva crisi di fiducia e di corruzione del legame sociale. Con un particolare: la disillusione, che finora toccava soprattutto i partiti, sta intaccando le istituzioni stesse.
La Grande Guerra – è Hannah Arendt, tra le pagine del suo libro sull’Origine del totalitarismo, a ricordarcelo – è stato soprattutto questo: un Grande Enigma, quasi impossibile da decrifrare nelle sue conseguenze. Chales Péguy è parte di questo enigma
«Non voleva ridurre il vangelo a misura d’uomo. Non voleva essere “ragionevole”. Apparteneva a quella razza di uomini che non vogliono sapere nulla e che il mondo finisce per spezzare finché sono sulla terra, ma che riescono vittoriosi al di là della morte. San Francesco d’Assisi è mai stato più vivo di oggi, a differenza dei grandi personaggi del suo tempo?».
È l’8 gennaio 1962, un lunedì, patrono del giorno San Severino, quando Mario Bagno – il “conte” Mario Bagno, come ama farsi chiamare da tutti, nemici compresi – acquista l’Immobiliare Consonno Brianza. È l’inizio di un sogno o di un incubo, dipende dai punti di vista.
Si può ancora parlare di un vero e proprio «caso» Jarry, quasi si trattasse di una «malattia dell’autore» mai realmente diagnosticata, e tuttavia verificabile grazie a una serie di «sintomi molteplici» e «eclatanti». Primo fra tutti l’assoluta mancanza di un aggettivo modellato sul suo nome: nessuno penserebbe mai – o comunque nessuno ha mai pensato – di parlare di una opera o di un lavoro «jarryque» o «jarryesque», mentre da Ubu sono derivati aggettivi e sostantivi come «ubuesque», tuttora molto in voga in Francia ed entrati anche nel lessico comune col significato di «odioso e ridicolo», oppure al tempo stesso «patetico e insopportabile»
Ágnes Heller is a philosopher born in Budapest (1929). She earned her doctorate in 1955 under the supervision of Georg Lukács and was also his assistant. She held positions as philosophy professor at La Trobe University in Melbourne and in 1986 was appointed Hannah Arendt Professor of Philosophy in the Graduate Studies Program at the New School for Social Research in New York
Diventando un valore autonomo, il denaro è diventato al tempo stesso il più reale dei nostri fantasmi. Se è vero che senza denaro non si vive, «se è vero che – come scriveva Kojève – anche l’uomo “è ciò che mangia”, egli resta però desiderio in quanto tale», non riconducibile alla semplice presenza di un oggetto. Mettersi all’ascolto di questo desiderio, oggi, appare quanto mai necessario. Politicamente necessario
C’è nella fisionomia di Sebastiano Vassalli un combinato disposto «baffi-occhi-naso » che lo rende tipologicamente non banale. Tipologicamente non banale, quindi anarchico. In sede clinica antiromantica, suggerirei…