Van Gogh, giallo che stinge. Dialogo con Massimo Recalcati
di Marco Dotti «Il giallo di Van Gogh si sta spegnendo», titolano di tanto in tanto i giornali. Vero è che, stando a un’analisi pubblicata sul vol.…
di Marco Dotti «Il giallo di Van Gogh si sta spegnendo», titolano di tanto in tanto i giornali. Vero è che, stando a un’analisi pubblicata sul vol.…
Marco Dotti «Diecimila morti e almeno cinquantamila feriti in Libia». È 17 febbraio 2011 e questo messaggio postato su twitter dalla tv satellitare Al Arabiya –…
Marco Dotti Insegna al corso di laurea magistrale in Comunicazione professionale dei media (Cim/Cpm) dell’Università di Pavia, nel 2013 ha pubblicato: Slot city. Milano-Brianza e ritorno (RoundRobin, Roma),…
di Marco Dotti Laure Surville Balzac, Balzac mio fratello, traduzione di Roberta Ferrara, Introduzione di Daria Galateria, Sellerio, Palermo 2009. A dargli una mano, agli esordi…
Erasmo da Rotterdam, in uno dei suoi Adagia, identificava il centro del mondo con uno stuolo di «insaziati e insaziabili ventri-giudici e ventri-avvocati». Rabelais, invece, colloca la sua isola di Cassade proprio agli antipodi di quella di Utopia immaginata da Tommaso Moro.
La città si stava popolando di spettri. Parigi appariva dunque come «una gigantesca sfinge azzimata, che divora gli stranieri che non riescono a risolvere i suoi enigmi» (Freud, Lettera a Minna Bernays, 3 dicembre 1885). «Questo», proseguiva Freud, «è il popolo delle epidemie psichiche, delle convulsioni storiche di massa»: qualcosa era sfuggito al controllo del mite Charcot.
«Quando mi proposero di realizzare un film sulle visioni procurate dalla mescalina, dichiarai, ribadii e ancora adesso lo ripeto che significava avventurarsi in un’intrapresa impossibile». Nonostante i suoi forti dubbi, espressi a chiare lettere, nel 1962 Henri Michaux decise di accogliere l’insistente richiesta a più riprese avanzatagli da un documentarista che lavorava per i laboratori cinematografici dell’industria farmaceutica Sandoz.
Amico e traduttore di Joyce, di cui curò l’edizione tedesca dell’Ulisse partecipando nel 1931, assieme a Beckett e Soupault, all’ormai storico esercizio collettivo di traduzione dell’Ana Livia…