La verità
“Ogni film deve avere un messaggio, un significato.” In La Veritè, probabilmente, è proprio ciò che manca // di Eugenio Baldi
“Ogni film deve avere un messaggio, un significato.” In La Veritè, probabilmente, è proprio ciò che manca // di Eugenio Baldi
Pasolini, nella laboriosa storia creativa di “Comizi d’amore”, si è inoltrato fra i “misteri del sesso”, dei suoi eccessi, delle sue anormalità e delle sue mediocri imprese. Al sesso il poeta-regista finiva per attribuire una importanza perfino eccessiva; al sesso attribuiva niente meno che il potere di determinare la vita di un uomo, premiandolo o condannandolo.
I mezzi tecnologici non solo non sono un problema, ma possono essere una risorsa, come ogni volta che nella storia dell’umanità si è fatto un passo avanti nelle forme della comunicazione, per esempio il passaggio dai gesti alla parola, dall’oralità alla scrittura, dalla scrittura alla stampa.
Il “Grupo de Cali” fu una variegata messe di artisti operativa dai primi anni settanta soprattutto nel cinema e nella scrittura e che avevano come luoghi di aggregazione il Cali Cine Club, la rivista cinematografica “Ojo al cine” e la comunità artistica Ciudad Solar, dove vivevano dividendo le proprie vite quasi tutti i membri di questo collettivo artistico. Fra i protagonisti di questo gruppo, che prima di tutto era un gruppo di amici e che solo più tardi fu denominata dai giornalisti Grupo de Cali, ricordiamo almeno Carlos Mayolo, Andrés Caicedo, Hernando Guerrero e Luis Ospina.
È di pochi giorni fa, domenica 25 gennaio 2015, la notizia di una grande protesta contro lo spostamento della base di Futenma a Tokyo, manifestazione praticamente ignorata da televisioni e da molti giornali. La loro attenzione si è concentrata sul caso dei due giapponesi detenuti dall’ISIS. Ma la protesta ha riaperto una questione, ma davvero risolta: si può capire Okinawa senza decostruirne il mito?
Narrazione che si fa quadro, il quadro vivente è qualcosa di ben distinto dalla posa (pittorica, poi fotografica, più tardi cinematografica), sempre finalizzata alla produzione successiva d’un oggetto smerciabile, e si apparenta semmai al teatro, da cui si differenzia per il carattere semi-privato e per definizione amatoriale. Prendiamo Klossowski, per esempio
Dell’egemonia neo-liberista che da trent’anni si è affermata nel senso comune diffuso dell’occidente, la parola “meritocrazia” è una delle più significative chiavi concettuali e lessicali. Il suo utilizzo è ormai dominante anche nel campo “progressista”, nel quadro della riconversione “neo-liberale” dei soggetti politici “post-socialisti”
Né alto, né basso, ma visioni della fine. L’Apocalisse si presenta a Giovanni come succedersi di «visioni», come sacrificio della parola, come critica implicita al logocentrismo fondato sulla rappresentazione e sulla logica binaria. In un ben noto passo dell’Apocalisse, a un certo punto, si legge: «Quando i sette tuoni parlarono io mi accingevo a scrivere, ma intesi una voce dal cielo che mi diceva: “Tieni chiuso in te ciò che i sette tuoni hanno detto e non scriverlo”». Che cosa tiene segreto Giovanni?
Alice Rorhwacher in questa seconda prova, dimostra di sapere leggere nei corpi e nei cuori altrui, semplicemente. Non trascurando sangue, lacrime e dolore (e leggera meraviglia).…
di Juan Ciucci dell’Agencia Paco Urondo (APU) traduzione di Elisa Fiorucci Regista, storico e teorico del cinema Octavio Getino[1] analizza il progetto del Polo di Sviluppo…
di Néstor García Canclini traduzione di Elisa Fiorucci Quando, durante l’ultima cerimonia degli Oscar, nel maggio 2010, El secreto de tus ojos ottenne il premio come miglior…
di Francesco Paolella Nota su Scrittori. Grandi autori visti da grandi fotografi, a cura di Goffredo Fofi, Contrasto, Roma 2013 Si tratta senza dubbio di una…
di Raffaele K. Salinari Si dice che Walt Disney dorma un sonno senza sogni, vetrificato in un sarcofago di scintillante ghiaccio ed acciaio custodito sotto l’attrazione…
di Elisa Fiorucci Nota su: Un sapore di ruggine e ossa (Francia, 2o12) di Jacques Audiard La pluricodicità del cinema è fatto noto.[1] Poiché “non c’è…