philosophy and social criticism

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"Fotografare l'invisibile"

Vedere senza sapere. Bonnefoy, poesia e fotografia

Il fotografo è, a suo modo, l’annunciatore del Nulla, libera le cose lasciandole nude, spoglie, silenziose, e ci consegna un irrimediabile vuoto. Scrive Yves Bonnefoy: «Il fatto che il dettaglio casuale, che il caso in quanto tale si rivelassero in una fotografia, esprimendo in essa, per la prima volta nell’immensa storia delle immagini, la loro realtà tanto specifica quanto irriducibile, fu un evento del quale non va sottovalutata la capacità di far vacillare fin nei loro ignoti fondamenti le basi della coscienza»

Tony Cragg, Dices

Chi si salva è perduto

di Gianni Scalia Si inizia a dire «di ciò che ho perduto»; poi, andando avanti, per esempio con Montale, si dirà «di ciò che è perduto».…

L’azzardo, gioco con le regole

di Marco Bascetta Il «caso» non ha natura divina, ma vive sotto padrone: il capitalismo finanziario e la sua imperscrutabilità. Pubblichiamo qui l’articolo di Marco Bascetta,…