philosophy and social criticism

Archive for ‘Marzo 28th, 2015’

Illusioni di autonomia. Note su desiderio, cinema e capitalismo.

Difficilmente il cinema potrà restituire un’immagine sintetica del capitalismo, perché questo “non è un oggetto fuori dal Sé, ma è un tutto che circonda il Sé, che lo sovradetermina e lo abbraccia”. La narrazione cinematografica sembra impossibilitata a mettere in immagini quel tutto. Per sua natura, insomma, il cinema tende a concepire il capitalismo come un “oggetto gettato fuori dall’occhio” e, proprio spostandolo fuori dal punto di vista, riproduce “l’illusione che il punto di vista [stesso] ne sia escluso”

Febbre dell’orco

Fin dai primordi della cultura occidentale, morte e ricchezza si fondono in Plutone, dio latino dell’oltretomba e dell’abbondanza, dominus del mondo sotterraneo – il mondo dove, nella visione sia greca che romana, è collocato l’aldilà – dove, raggiunto dal sole nero della morte, ogni vivente trova il suo capolinea. Le viscere della Terra: esse occultano più ricchezze di quelle esposte alle luci del firmamento.

Gli spettri del capitale. Introduzione

In un luogo decisivo del suo libro Immagine-tempo, Deleuze parla del rapporto tra il cinema come arte industriale -e il denaro. Tale legame affiorava già nel cinema di immagini-movimento, ma era latente, indiretto, come la dimensione stessa del tempo. Nelle immagini-tempo diviene consapevole oggetto della rappresentazione: è il fondo oscuro da cui procede lo sdoppiamento di ogni superficie, la verità non immediatamente dicibile, la frase che non si può dire, l’occulto dio minore della produzione.