philosophy and social criticism

Posts from the ‘Autori’ category

"www.tysm.org"

Decostruire il mito di Okinawa

È di pochi giorni fa, domenica 25 gennaio 2015, la notizia di una grande protesta contro lo spostamento della base di Futenma a Tokyo, manifestazione praticamente ignorata da televisioni e da molti giornali. La loro attenzione si è concentrata sul caso dei due giapponesi detenuti dall’ISIS. Ma la protesta ha riaperto una questione, ma davvero risolta: si può capire Okinawa senza decostruirne il mito?

"ircular zodiacal lunar chart, Egerton 2572, f.51, British Library"

Astrologica

Scriveva Goethe che «La superstizione astrologica si basa sull’oscuro senso di un universo sconfinato. L’esperienza insegna che le stelle più vicine hanno un influsso decisivo sul tempo, sulla vegetazione etc… non c’è che da salire di grado in grado, sempre più in alto, e chi può dire dove questa azione cessi?».

La magia delle serpi

DI Alfonso M. di Nola De Sanctis Ricciardone, antropologa all’Università di Roma, è autrice di alcuni libri di notevole interesse e di immediata comunicabilità, uno studio…

"homo digitalis"

Homo digitalis, homo addictus

L’Uguale risplende in una società interamente deprivata del suo “negativo”, dove non solo ogni forma di opposizione, ma anche ogni azione è preventivamente eliminata e sostituita da un’informazione. Informarsi equivale a esserci. Comunicare equivale a essere. Questo il teorema di una società dove ogni interstizio e ogni chiaro-scuro viene bruciato in nome del nuovo idolo: la trasparenza.

Depressi alla meta: Byung-Chul Han

La società della stanchezza è, una società della prestazione, non del lavoro. Richiede e impone prestazioni che mettono sotto pressione l’individuo a cui è richiesta – negli uffici, nelle fabbriche, a scuola, nella vita – una praticità “multitasking” e un’attenzione estesa ma superficiale simile a quella dell’animale che, per vivere in un habitat selvatico ha bisogno di suddividere la propria attenzione tra diverse attività in vista di un potenziale attacco.

Una ragionevole follia: la mania senza delirio

La parzialità della follia, il fatto cioè che lo smarrimento delle facoltà razionali non sia mai totale o lo sia temporaneamente come nell’attività onirica, è il cardine terapeutico che consente la restituzione al folle della sua dignità di soggetto, vale a dire la sua libertà morale e il suo libero arbitrio.

"La Monnaie vivante"

Il Dio della scena. Pierre Klossowski, per esempio

Narrazione che si fa quadro, il quadro vivente è qualcosa di ben distinto dalla posa (pittorica, poi fotografica, più tardi cinematografica), sempre finalizzata alla produzione successiva d’un oggetto smerciabile, e si apparenta semmai al teatro, da cui si differenzia per il carattere semi-privato e per definizione amatoriale. Prendiamo Klossowski, per esempio

"Axolotl"

Axolotl

Non bisognerebbe mai trascurare quanto dice il Primo libro del Capitale: «Mentre si cessava di mandare al rogo le streghe, in Inghilterra si cominciò a mandare alla forca i falsificatori di banconote»: il capitale aveva vinto, anche mediante il rogo delle streghe; adesso quella strage diventava inutile e si ricominciava con i traditori del nuovo dio: il denaro

Inversione di flusso

A partire dal 2009 e fino a circa la metà dello scorso anno, i 15 paesi emergenti, tra cui in particolare Cina, Russia, Corea del Sud, Taiwan e Tailandia, hanno conosciuto un forte e continuo afflusso di capitali dai paesi occidentali più colpiti dalla crisi finanziaria. Ma oggi la situazione sta cambiando

Il mestiere è vivere. Biopolitica del lavoro

Ognuno di noi ha in sé un capitale – questa sarebbe dunque la “verità”: il proprio capitale umano che, una volta venuto il tempo, dovrà garantirgli una ruolo sociale, oltre che ovviamente un reddito. Non si tratta semplicemente di trovare un impiego e un salario, né di riuscire a “mettersi in proprio”: è il capitale che si installa nel bios e deve essere assecondato

Illusioni di autonomia. Note su desiderio, cinema e capitalismo.

Difficilmente il cinema potrà restituire un’immagine sintetica del capitalismo, perché questo “non è un oggetto fuori dal Sé, ma è un tutto che circonda il Sé, che lo sovradetermina e lo abbraccia”. La narrazione cinematografica sembra impossibilitata a mettere in immagini quel tutto. Per sua natura, insomma, il cinema tende a concepire il capitalismo come un “oggetto gettato fuori dall’occhio” e, proprio spostandolo fuori dal punto di vista, riproduce “l’illusione che il punto di vista [stesso] ne sia escluso”

Gli spettri del capitale. Introduzione

In un luogo decisivo del suo libro Immagine-tempo, Deleuze parla del rapporto tra il cinema come arte industriale -e il denaro. Tale legame affiorava già nel cinema di immagini-movimento, ma era latente, indiretto, come la dimensione stessa del tempo. Nelle immagini-tempo diviene consapevole oggetto della rappresentazione: è il fondo oscuro da cui procede lo sdoppiamento di ogni superficie, la verità non immediatamente dicibile, la frase che non si può dire, l’occulto dio minore della produzione.

Misericordia mariana

La Misericordia è dunque un atteggiamento etico-morale, cioè concreto nell’azione, che nasce dall’empatia tra esseri umani: inizia da un moto degli splanchna, le viscere e il cuore, organi dei sentimenti, ma viene «portato ad effetto» dalla volontà di tradurlo in un gesto conseguente. Prima ancora della parola di ascendenza latina però, troviamo lo stesso significato in ebraico, in cui il termine per Misericordia è khesed, che ha le sue radici nel concetto di «alleanza tra due parti».