Ego et Alter. Nicola da Cusa
Nel suo Eckhart, Galvano Della Volpe rimprovera, tra l’altro, anche a marxisti, il culto della negazione della negazione, che, a suo avviso, non è che formula teologica desunta, da parte di Hegel, da mistici come Eckhart e Nicola da Cusa, per i quali solo è ammissibile una logica dell’infinito in cui uomo e mondo sono negazione di quella posizione che è l’infinità di dio, cui si approda mediante la negazione della negazione, vale a dire dell’accidentalità del mondo