philosophy and social criticism

Posts tagged ‘psichiatria’

I bambini di Asperger. La scoperta dell’autismo nella Vienna nazista

La biografia di Hans Asperger, il cui nome è oggi essenzialmente legato alla sindrome omonima e, più in generale, a quello che oggi viene definito come “spettro autistico”, ci rimanda a un intrico di violenza e burocrazia, scienza e retorica, ideologia nazista e finto umanitarismo, da cui non possono che derivare problemi e aporie // di Francesco Paolella

Storia di Antonia

Leggere “Storia di Antonia” di Dario Stefano Dell’Aquila e Antonio Esposito è una esperienza impegnativa. In primo luogo per l’intollerabile tragedia che vi viene minuziosamente raccontata: la morte di Antonia Bernardini, bruciata viva nel suo letto di contenzione quando era internata nel manicomio giudiziario di Pozzuoli, circa 40 anni fa. In secondo luogo, la lettura del volume a tratti è davvero difficoltosa anche per i diversi linguaggi, per le diverse scritture che lo percorrono: dallo stile burocratico della magistratura a quello scientifico (o, a volte, solo apparentemente scientifico) della psichiatria, a quello giornalistico, più o meno “militante”

I poveri sono ancora matti

I “folli” di oggi sono riconosciuti e accompagnati in una gestione che mira sostanzialmente a neutralizzare, con mezzi più discreti e meno violenti rispetto all’epoca manicomiale, le nuove classi pericolose. D’altra parte, fra pericolosità dei marginali e insicurezza della società esiste un rapporto quanto mai controverso: di sicuro, come dicevamo, oggi non è più all’ordine del giorno una riflessione sulle cause sociali (e non solo prettamente economiche) del disagio mentale

Aleksandr Lurija, archeologia del labirinto

1943. Fronte russo occidentale, regione di Smolensk: Lev A. Zaseckij, giovane tenente dell’Armata Rossa, viene ferito da un proiettile tedesco che gli penetra in profondità nel cervello cancellando la percezione di una parte del corpo e pregiudicando sia la comprensione del linguaggio che la memoria. Sottoposto a un intenso processo di riabilitazione, Zaseckij recupera frammenti delle funzioni cerebrali perdute e torna, dolorosamente, a vivere: riaffiorano nomi di persone e oggetti, impara di nuovo a contare, riconosce la via di casa…