Storie russe nella polvere
La storia incredibile di due viaggi, uno letterale e uno immaginario, attraverso la Russia contemporanea e la letteratura sovietica // di Francesco Paolella
La storia incredibile di due viaggi, uno letterale e uno immaginario, attraverso la Russia contemporanea e la letteratura sovietica // di Francesco Paolella
La corazzata Potemkin, per almeno trentacinque anni dalla data della sua prima proiezione (dicembre 1925), ha subìto tali abusi, manomissioni e interdizioni che la qualifica di film “maledetto” appare legittimamente giustificata
Cultura è un insieme di informazioni non genetiche, memoria non ereditaria dell’umanità. La cultura, spiega Lotman, «è memoria». Memoria attiva che dà forma, sia a livello del singolo, sia in una società, a quanto chiamiamo “cultura”
In mezzo alle inevitabili, ma ormai non troppo giustificate, celebrazioni della rivoluzione russa, ecco qui per noi una voce per tanti versi eccentrica e che, soprattutto, ci risparmia tanta retorica e tanta mitologia ancora oggi assai diffuse sull’ottobre del 1917: la voce di un filosofo russo fra i maggiori, e di un rivoluzionario che è stato un nemico dei dispotismi rivoluzionari: Lev Šestov
La «guerra impura» nasce dal globalismo inteso come cambiamento di scala. Il globalismo riduce tutto al più piccolo fra i comuni denominatori possibili: è così che anche un singolo individuo può significare una guerra totale – e quando dico uno, possono ovviamente essere due, tre, dieci.
Rasputin secondo Elémire Zolla – che ne scrisse in una articolo su Conoscenza Religiosa – tutto era fuorché il “demone” che solitamente viene associato al suo nome. Una lunga, meticolosa opera di mistificazione ha nascosto il vero Rasputin