philosophy and social criticism

Archive for ‘Settembre, 2015’

Gioco e teologia del denaro

Esiste un vero e proprio eros del giocatore che lo spinge verso il suo gioco verso il denaro, come un oggetto di desiderio: il perdente vede svanire la somma puntata, presa “dalla mano dell’altro, senza però far nulla per afferrarla”[8]. Come il debitore insolvente, di cui è il riflesso allegorico, così il giocatore sconfitto è dominato dal sentimento di colpa: “Allora dicono: ‘Ho giocato male’”, e la percezione della propria indegnità lo può spingere fino al suicidio. Del resto il gioco produce necessariamente debito ed è posto nella sua stessa costellazione.

Paul Knitter: l’interconnessione tra buddhismo e cristianesimo

«L’ex prete cattolico Paul Knitter ha cercato di ovviare al vuoto di una teoria della religione ridotta a imperativo categorico, per mezzo di una nuova sintesi tra Asia e Europa ben più concreta e più ricca». Così si esprimeva l’allora cardinale Joseph Ratzinger (Guadalajara, Messico, del maggio 1996) su Paul Knitter, uno dei più controversi, ma fecondi e influenti teologi cattolici dei nostri anni

Ordoliberismo e Wolkswagen

Possiamo solo sederci lungo il fiume e goderci lo spettacolo nel prossimo futuro. Il problema è un altro: che ne è, che ne sarà dell’idea del mercato come rappresentazione di un ordine razionale e della competitività come disciplina che si esercita secondo regole ferree?

Concerning violence

di Gayatri Chakravorty Spivak Fanon died at 36, and we would have gained greatly if this man of fire and resolution had lived long enough to give…

Sisifo che risponde alle e-mail

Bisogna correre. Bisogna saper essere multitasking, altroché. Bisogna essere produttivi e competitivi sempre, stare in guardia e stare sul mercato: lavoratori performanti, consumatori performanti, amanti, genitori e amici performanti. Competere sempre, e in primo luogo con (contro) se stessi. Migliorarsi, “tenersi in forma”, essere capaci di cambiare al momento giusto, aggiornarsi, per non rimanere indietro, per essere fiacchi, anacronistici e “fuori mercato”.

L’Enigme du soulèvement : Michel Foucault et l’Iran

Le soulèvement ne prend pas place dans la temporalité de l’histoire, mais dans celle du rituel, donc de la répétition ; le rituel renvoie à une transcendance qui n’est pas réductible au pouvoir mais qui remet le pouvoir à sa place, c’est-à-dire à sa limite, à sa finitude. Le soulèvement rend libre parce qu’il est à tout moment possible.

Controeducazione. Scrivere, pensare, sentire altro

Da molto tempo si vagheggia un’educazione tutta piegata sull’ideologia del fare, del produrre, dell’essere redditizi. Un’educazione, cioè, allineata alle richieste di un potere economico e politico, di un capitalismo totale e totalizzante che impone l’utilitarismo e la strumentalità come i soli principi validi per pensarla. Difficile chiamarla ancora educazione.

"Gabriele Basilico, Milano, Quartiere Isola, 1978"

PostMilano. Metropoli, labirinto e sobborghi della storia

La presenza extracomunitaria ha tonificato una società locale morente, l’immigrato è diventato anche una risorsa per le reti commerciali dei quartieri che soffrivano la scomparsa della presenza operaia (forse integra più il mercato – anche se di livello inferiore – che non la modernità? Una fotografia della Milano anni ’90

Capitalismo vs. democrazia

Oggi, in Europa la sovranità assoluta e totale è quella del mercato finanziario globale. I mercati finanziari dettano ad ogni paese i salari e le pensioni, i tagli alla spesa sociale, le privatizzazioni, il tasso di disoccupazione. I tecnici di stato e gli esperti di parastato sono al loro servizio

Azzardo: i sogni drogati del proletariato

La lotteria di Stato è “oppio della miseria”, droga del proletariato. Ma al tempo stesso – come osservava il Marx del “18 brumaio di Luigi Bonaparte” – è lo strumento per allargare quella fascia di senza classe, il Lumpenproletariat o proletariato degli stracci su cui poggia il potere del colpo di Stato permanente, farsesco, moderno e postmoderno

"Denis Roche"

A che cosa serve la lince?

Chi è Denis Roche? Scrittore e fotografo, come dicono le sue biografie? Ma come si compenetrano in lui scrittura (poetica) e poetica (dello sguardo)? Un testo riapre la questione