philosophy and social criticism

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Risus paschalis

Dalla Baviera alla Spagna, dalla Firenze di Dante alla Sicilia di Pitré il risus paschalis fu a lungo un rito osceno, tollerato nelle Chiese e sugli altari. Un carnevale in tempo di Pasqua

La nozione di “ripetizione rituale” nella storia delle religioni

Nell’ultimo decennio dello scorso secolo, si presentarono all’attenzione degli studiosi i dati di fatto che avrebbero consentito, nel posteriore cinquantennio, la definizione d’uno dei concetti considerati oggi fondamentali nell’analisi dei fatti religiosi: la ripetizione rituale (Rituelle Wiederholung, Répétition rituelle, Ritual repetition).

Rito religioso e cerimoniale nevrotico-ossessivo

La differenza fondamentale fra vissuto rituale delle culture ed esperienza cerimoniale delle nevrosi sta nella ci­fra e nel codice della ritualità. Nel nevrotico il codice di comunicazione è assolutamente personale, individuale e de­ve essete decifrato di volta in volta in relazione con la vi­cenda anamnestica individuale: per scoprire perché la mia paziente citata compie sette passi e si inginocchia, per sco­prire perché il mio paziente avverte la pulsione irresistibile serale di porre un foglio di giornale a stella sotto i piedi del letto, devo ricorrere ad un’analisi storica variante da individuo a individuo.

Blas. Storiche bestemmie

La bestemmia (dal greco neotestamentario blasphemia, composto da phemì, “dire”, “parlare”, e probabilmente da un blas, collegato con blapto, “ledere, danneggiare”) è un comportamento orale maledittorio e oltraggioso che viene all’evidenza della religione e del diritto soltanto nell’Ebraismo antico e medioevale, nel Cristianesimo e nell’Islam. L’antica concezione classica considerava le divinità distanti da ogni reazione all’umano parlare, e ignorava questo crimine o peccato.