philosophy and social criticism

Posts tagged ‘capitalismo’

Inflazione o deflazione?

L’accelerazione della digitalizzazione per ridurre i costi operativi e aumentare la produttività non farà altro che aggravare la situazione occupazionale. D’altra parte, il fatto che l’offerta di moneta delle Banche centrali stia aumentando enormemente non vuol dire affatto, come sostengono gli economisti monetaristi, che essa ingeneri un aumento dei prezzi. Il collasso del consumo e delle spese d’investimento, semmai, riducono la domanda di credito bancario, ed è questo che conta per la determinazione della quantità di moneta in circolazione /di Christian Marazzi

Il dispotismo occidentale

La Carta Costituzionale viene sospesa, ad esempio in Italia, senza che venga sollevata la benché minima obiezione, neppure da parte di chi è “garante” delle istituzioni, il presidente Mattarella. Divenuti delle semplici monadi anonime e isolate, i sudditi non hanno più nessuna “uguaglianza” da far valere, né diritti da rivendicare. È lo stesso diritto che smette di essere normativo e diventa già discrezionale, come la vita e la morte // di Gianfranco Sanguinetti

Economia virale: le catene del valore messe in quarantena

I margini di manovra di tutte le Banche centrali sono ormai ridotti all’osso, ma il vero problema è che questa volta, a differenza della crisi del 2008, ci troviamo di fronte ad una crisi dell’offerta, cioè della produzione, delle catene del valore e della logistica, una messa in quarantena della produzione della ricchezza a fronte della quale le politiche monetarie ultra-espansive possono poco o niente // di Christian Marazzi

La moneta sovranazionale necessaria

Le politiche monetarie ultra-espansive di questi anni, che hanno azzerato i tassi di interesse e fatto scendere sotto lo zero i rendimenti sui titoli di Stato di paesi come la Germania, la Francia, il Belgio e, naturalmente, la Svizzera sono motivo di grande preoccupazione. Un’analisi // di Christian Marazzi

1989: la fine della “protezione antifascista”

noi e il 1989 sono calate nebbie invincibili: un oblio frettoloso, sicuramente favorito dalle esigenze ideologiche ed elettorali dei partiti ex-comunisti, ma anche dalle esigenze dei governi europei, ha cancellato quasi tutto del patrimonio morale e politico dei singoli e dei movimenti che, nella seconda metà del Novecento, si erano opposti ai regimi rossi. // di Francesco Paolella

Il trauma del debito e la lezione giapponese

Di fronte al rilancio di politiche monetarie espansive, come quella annunciata da Draghi la settimana scorsa e quella perseguita, volente o nolente, dal presidente della Federal reserve americana, è lecito chiedersi se per le economie sui due lati dell’Atlantico non sussista un reale rischio di Japanizzazione // di Christian Marazzi

Chi va arrestato

he esista ancora, in questi tempi di rinascente barbarie, di turpiloquio politico, di decadimento culturale, qualcuno che si faccia katékon, baluardo, attore del gesto giusto, testimone irriducibile e scandaloso di leggi ancestrali, quelle che abbracciano il corpo dolente dell’umanità intera, è ciò che fa scatenare le reazioni rabbiose di chi va arrestato. Perché? Perché non è possibile cancellare con una dichiarazione Facebook tutta la strada da cui questi migranti provengono, le condizioni di guerra, sofferenze, torture, vessazioni, cui sono stati sottoposti e che li ha spinti, loro malgrado, a venire qui