Prigionieri della macchina. Ovvero la matematica dell’azzardo
Furono due giocatori a elaborare le teorie di Fermat e di Pascal. Ma ai loro tempi i giochi erano equi. Oggi anche la matematica è una funzione dell’azzardo.
Furono due giocatori a elaborare le teorie di Fermat e di Pascal. Ma ai loro tempi i giochi erano equi. Oggi anche la matematica è una funzione dell’azzardo.
Non ci sono molti dubbi sul fatto che lo sviluppo industriale del gioco d’azzardo, e del porno, abbia molto a che fare con il regime neoliberale di accumulazione capitalistica. Entrambi promettono felicità e possibilità di esperire desideri senza costruzioni. Entrambi costruiscono gabbie e prigioni cognitive che hanno la scritta all’ingresso: la felicità rende liberi.
L’obiettivo per giocatori e industria del gioco d’azzardo è il medesimo: entrare in uno stato di animazione sospesa che il giocatore definisce «la zona» e i proprietari delle macchine «produttività continua di gioco». Ecco uno dei punti chiave di Architetture dell’azzardo di Natasha Dow Schüll