Il torero morto di Manet
In Manet, scriverà Georges Bataille, “si manifesta più chiaramente il desiderio di negare – o di sormontare – l’orrore e di ridurlo all’ingenuità (naïveté) della luce”.
In Manet, scriverà Georges Bataille, “si manifesta più chiaramente il desiderio di negare – o di sormontare – l’orrore e di ridurlo all’ingenuità (naïveté) della luce”.
Ciò che non c’è ci sia, si fissi e sia esserci, soggiorno, corpo – scriveva José Ángel Valente nella prima delle sue tre Lezioni di tenebre