philosophy and social criticism

Archive for ‘Aprile, 2015’

"La Monnaie vivante"

Il Dio della scena. Pierre Klossowski, per esempio

Narrazione che si fa quadro, il quadro vivente è qualcosa di ben distinto dalla posa (pittorica, poi fotografica, più tardi cinematografica), sempre finalizzata alla produzione successiva d’un oggetto smerciabile, e si apparenta semmai al teatro, da cui si differenzia per il carattere semi-privato e per definizione amatoriale. Prendiamo Klossowski, per esempio

"Marco Dotti"

Dalí, salvatore romanziere

«Perché ho scritto questo romanzo?», si chiede Dalí. «Io trovo il tempo per fare tutto quello che voglio e volevo scrivere questo romanzo» e poi «la storia contemporanea offre una struttura eccezionale per un romanzo sull’evoluzione e i conflitti delle grandi passioni umane, e perché la storia della Seconda guerra mondiale, e in modo più specifico la storia del fortunoso dopoguerra, doveva fatalmente essere scritta».

"Axolotl"

Axolotl

Non bisognerebbe mai trascurare quanto dice il Primo libro del Capitale: «Mentre si cessava di mandare al rogo le streghe, in Inghilterra si cominciò a mandare alla forca i falsificatori di banconote»: il capitale aveva vinto, anche mediante il rogo delle streghe; adesso quella strage diventava inutile e si ricominciava con i traditori del nuovo dio: il denaro

"lo straniero"

Inquiétante éntrangeté de Dieu

L’Etranger qui m’a pris tel quel, au jour de Sa colère, inerte dans Sa main comme le gecko des sables, a bouleversé, petit à petit, tous mes réflexes acquis, toutes mes précautions, et mon respect humain. Par un renversement des valeurs, Il a transmué ma tranquillité relative de possédant en misère de pauvresse.

"Ragazzo selvaggio"

Kaspar Hauser. È la ragione che genera mostri

Chi è Kaspar Hauser, il “ragazzo selvaggio”? Egli porta addosso i segni di un forte isolamento e di abbandono: non parla, limitandosi a pronunziare poche parole dalle quali sembra trapelare una distante familiarità con il polacco e l’ungherese, ha gli occhi completamente disabituati alla luce solare che gli procura dolore è attraversato da una profonda paura nei riguardi di un mondo che gli è estraneo.

Inversione di flusso

A partire dal 2009 e fino a circa la metà dello scorso anno, i 15 paesi emergenti, tra cui in particolare Cina, Russia, Corea del Sud, Taiwan e Tailandia, hanno conosciuto un forte e continuo afflusso di capitali dai paesi occidentali più colpiti dalla crisi finanziaria. Ma oggi la situazione sta cambiando

Elogio del libro in fumo

libri, ha scritto il filosofo Jean-Luc Nancy, sono «facili da bruciare e tuttavia difficili da consumare. Sono materialmente il nostro pensiero, grave e fuggente, disponibile e segreto, ostinatamente condiviso tra di noi come la promessa di nient’altro se non di questo stesso commercio». Biblioteche e libri parlano di noi. I libri custodiscono le nostre gioie, ma anche le nostre solitudini. Ma sono solitudini che pulsano, non strazi inerti. Per questo il libro è temuto da politici e imbianchini, da tiranni grotteschi e da oligarchi del nord, da burocrati e persino da coloro che dovrebbero “conservarlo”, curarlo, rispettarlo, insegnarlo – e spesso ne tradiscono il mandato intimo, appellandosi alla lettera e non allo spirito della norma. Il libro è temuto, perché è un’esile, ma necessaria pietra d’inciampo in un percorso che rapido ci precita vero il niente.

Dante, la lingua cambiata

Nella sot­tile e ful­mi­nea arte della memo­ria di traduttrice-interprete dan­te­sca Jac­que­line Ris­set riu­scì (per ripren­dere un’altra idea di Fel­lini in dia­logo con lei) a «ricor­dare l’irrappresentabile, l’informulabile», cogliendo quelli che lei stessa chiamò «istanti fuori della trama».

"Coomaraswamy"

Lila

La forma di vita migliore e più simile a Dio è “giocare il gioco.” E prima di finire con queste considerazioni generali, dovrebbe capirsi che nelle società tradizionali tutti quei giochi e celebrazioni o rappresentazioni che ora vediamo come “sport” o “spettacoli” puramente secolari sono, strettamente parlando, “riti” nei quali gli iniziati possono comunicare solo; in queste condizioni, la “competenza” (kausalam) non è mai solo destrezza fisica, ma anche “saggezza” il cui senso basilare è precisamente “perizia”.

Che cosa significa “dire la verità”?

Il 9 aprile 1945, di prima mattina, il teologo luterano Dietrich Bonhoeffer veniva assassinato nel lager nazista di Flossenbürg. La sua colpa – se di “colpa” possiamo parlare: aver preso parte alle cospirazioni antihitleriane. Avere “detto la verità”. Ma che cos’è, la verità?

Nella malattia, la verità

“Si dice che Buddha sia stato convertito da un incontro con un malato grave. E è davvero un puro delirio se si crede oggi di poter o di dovere mettere da parte, mediante leggi, ciò che è malato”. Così scriveva Dietrich Bonhoeffer