philosophy and social criticism

Posts by MD

Virus e Antropocene: come trasformare questo tempo in spazio propizio al pensiero

Se questa pandemia conferma che siamo definitivamente entrati nell’Antropocene, senza possibilità di tornare indietro, allora. scrive Michel Lussault, la stessa pandemia non dovrebbe forse “spingerci a riconoscere pienamente la molteplicità di storie dell’avventura planetaria della specie umana, la varietà di invidiabili economie relazionali con esseri viventi e non viventi non umani, e quindi anche a restituire la possibilità di concepire diversi scenari possibili per il futuro?” // di Marco Dotti

Le forme nuove del consenso

Bisogna riconoscere che la crisi pandemica un merito ce l’ha, ed è quello di aver seppellito il consenso austeritario. Oggi siamo testimoni di un nuovo consenso, il consenso fiscale // di Christian Marazzi

Jane Jacobs e la sindrome etica

È uscita, per Eleuthera, una raccolta di opere di Jane Jacobs, intitolata Città e libertà. Un libro importante che permette di confrontarci una raffinatissima interprete del «territorio urbano» che pensava che ogni città dovesse essere «pensata dal basso, a partire dai bisogni della gente» // di Pietro Barbetta

Schiavi del clic. L’automazione, la disoccupazione e l’esternalizzazione del micro-lavoro

Le inquietudini contemporanea sulla scomparsa del lavoro sono un sintomo della vera trasformazione in atto: non la sua scomparsa ma la sua digitalizzazione. Questa dinamica tecnologica e sociale mira alla trasformazione del gesto produttivo umano in micro-operazioni sotto remunerate o non remunerate. Un libro di Antonio A. Casilli ci aiuta a fare il punto sulla questione // di Marco Dotti

Storie russe nella polvere

La storia incredibile di due viaggi, uno letterale e uno immaginario, attraverso la Russia contemporanea e la letteratura sovietica // di Francesco Paolella

Società sotto pressione: logica della notizia

La società della sensazione è capace di inflazionare l’istante su cui è ripiegata, proprio grazie a modelli che catturino e attraggano su di sé, quasi magneticamente, la percezione. Per continuare a sopravvivere, per non cadere nel baratro di un fallimento al cui rischio è per sua natura esposto, un’impresa la cui materia prima sia costituita da notizie da lavorare mensilmente, settimanalmente, quotidianamente e, oggi, persino istante dopo istante deve continuamente sperare che news degne di essere comunicate non manchino. L’inversione tra mezzo e fine, tra mediazione e evento, ha origine da questo paradosso, purtroppo vitale per l’impresa giornalistica: comunicare eventi rilevanti, ma in mancanza di meglio rendere rilevanti gli eventi.

L’ultimo papa che sia nato in Europa

Per l’Europa si aggira uno spettro, di cui nessuno ormai si occupa, se non pochi nostalgici conservatori: il cristianesimo. È uno spettro che si muove ed appare in una casa abitata da gente che non crede ai fantasmi e che, quindi, non può più far paura a nessuno. Nessuno lo teme, qualcuno magari lo rimpiange, sia dentro sia fuori dalle chiese cristiane e dalla Chiesa cattolica in particolare // di Francesco Paolella

Inflazione o deflazione?

L’accelerazione della digitalizzazione per ridurre i costi operativi e aumentare la produttività non farà altro che aggravare la situazione occupazionale. D’altra parte, il fatto che l’offerta di moneta delle Banche centrali stia aumentando enormemente non vuol dire affatto, come sostengono gli economisti monetaristi, che essa ingeneri un aumento dei prezzi. Il collasso del consumo e delle spese d’investimento, semmai, riducono la domanda di credito bancario, ed è questo che conta per la determinazione della quantità di moneta in circolazione /di Christian Marazzi

Asini carichi di libri: età o maturità?

«Non crediate che la giovinezza abbia la pelle vergine e il viso liscio per delle semplici ragioni biochimiche. Queste stesse ragioni hanno le loro ragioni. Più il corpo è giovane e più è capace del multiplo». Una riflessione di Michel Serres su età e maturità // di Marco Dotti