philosophy and social criticism

Posts by MD

L’ultimo lampo del Novecento. Appunti di lettura intorno a «Dello spirito libero» di Mario Tronti

Il nostro presente non è quello che viviamo. Questo è il presente degli altri, e anche loro se lo meritano. Il nostro presente è quello in cui avremmo voluto vivere: lì si srotola quotidianamente, e si raggomitola come il serpente, la nostra esistenza di pensiero. Il genuino, autentico esistere. Per Warburg era il primo rinascimento, che vedeva la rinascita del paganesimo antico. Per noi è il primo Novecento, che ha visto la rinascita dell’umanesimo moderno

Concerning violence

di Gayatri Chakravorty Spivak Fanon died at 36, and we would have gained greatly if this man of fire and resolution had lived long enough to give…

Sisifo che risponde alle e-mail

Bisogna correre. Bisogna saper essere multitasking, altroché. Bisogna essere produttivi e competitivi sempre, stare in guardia e stare sul mercato: lavoratori performanti, consumatori performanti, amanti, genitori e amici performanti. Competere sempre, e in primo luogo con (contro) se stessi. Migliorarsi, “tenersi in forma”, essere capaci di cambiare al momento giusto, aggiornarsi, per non rimanere indietro, per essere fiacchi, anacronistici e “fuori mercato”.

L’Enigme du soulèvement : Michel Foucault et l’Iran

Le soulèvement ne prend pas place dans la temporalité de l’histoire, mais dans celle du rituel, donc de la répétition ; le rituel renvoie à une transcendance qui n’est pas réductible au pouvoir mais qui remet le pouvoir à sa place, c’est-à-dire à sa limite, à sa finitude. Le soulèvement rend libre parce qu’il est à tout moment possible.

Controeducazione. Scrivere, pensare, sentire altro

Da molto tempo si vagheggia un’educazione tutta piegata sull’ideologia del fare, del produrre, dell’essere redditizi. Un’educazione, cioè, allineata alle richieste di un potere economico e politico, di un capitalismo totale e totalizzante che impone l’utilitarismo e la strumentalità come i soli principi validi per pensarla. Difficile chiamarla ancora educazione.

Capitalismo vs. democrazia

Oggi, in Europa la sovranità assoluta e totale è quella del mercato finanziario globale. I mercati finanziari dettano ad ogni paese i salari e le pensioni, i tagli alla spesa sociale, le privatizzazioni, il tasso di disoccupazione. I tecnici di stato e gli esperti di parastato sono al loro servizio

Azzardo: i sogni drogati del proletariato

La lotteria di Stato è “oppio della miseria”, droga del proletariato. Ma al tempo stesso – come osservava il Marx del “18 brumaio di Luigi Bonaparte” – è lo strumento per allargare quella fascia di senza classe, il Lumpenproletariat o proletariato degli stracci su cui poggia il potere del colpo di Stato permanente, farsesco, moderno e postmoderno

Pavese e la Balena bianca

Scriveva Cesare Pavese: “Parlare. Le parole sono il nostro mestiere. Lo diciamo senza ombra di timidezza o di ironia. Le parole sono tenere cose, intrattabili e vive, ma fatte per l’uomo e non l’uomo per loro. Sentiamo tutti di vivere in un tempo in cui bisogna riportare le parole alla solida e nuda nettezza di quando l’uomo le creava per servirsene”

Il ritmo di Busi

Per Aldo Busi la letteratura è ritmo, è molto difficile riuscire a romperlo o anche solo a sospenderlo. Questo libro è la somma, anzi la moltiplicazione, di tanti libri possibili.

Ego et Alter. Nicola da Cusa

Nel suo Eckhart, Galvano Della Volpe rimprovera, tra l’altro, anche a marxisti, il culto della negazione della negazione, che, a suo avviso, non è che formula teologica desunta, da parte di Hegel, da mistici come Eckhart e Nicola da Cusa, per i quali solo è ammissibile una logica dell’infinito in cui uomo e mondo sono negazione di quella posizione che è l’infinità di dio, cui si approda mediante la negazione della negazione, vale a dire dell’accidentalità del mondo

Marx alla rovescia

Se l’altro Karl , Kraus, avesse scritto il Capitale – osservava Manlio Sgalambro – l’avrebbe sintetizzato in poche righe