philosophy and social criticism

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Non di solo pane. Nota sull’homo dieteticus

Il nostro essere onnivori è entrato in crisi. Le varie ortoressie regole più o meno ferree da seguire per riuscire a mangiare nel modo corretto), il vegetarianismo nelle sue diverse declinazioni – pensiamo al crudismo – possono diventare davvero regole monastiche e anacoretiche, che finiscono per isolare chi le pratica.

"Rifugio magico"

Rifugio magico per Norman Manea

Nel cerchio caldo dell’esilio il tempo non passa, il tempo comincia. Ogni giorno nuovo, ma ogni giorno uguale. Ogni giorno schiacciato su un presente eterno, irresponsabile, senza profondità di campo e, di conseguenza, senza storia.

Libri al rogo. Intervista con Lucien X. Polastron

Quando gli aerei della Luttwaffe rasero al suolo la cittadina inglese di Coventry, il 14 novembre 1940, il «lavoro» sembrò così ben fatto che Joseph Goebbels non tardò a prenderlo a modello. «Conventrizzare» (to coventrate) una città, con un infausto neologismo, divenne allora sinonimo di raderla al suolo, mutilandola di ogni forma di vita umana e di qualsiasi forma civile.

Abu Ghraib e il terrore quotidiano

Nella primavera del 2004 diventano di dominio pubblico le immagini del carcere irakeno di Abu Ghraib, dove i soldati americani si lasciano fotografare – sono in posa e allegri – mentre torturano i prigionieri. Nessuno può aver dimenticato l’orrore di quelle scene. Scene di una catastrofe post-democratica, dove l’orrore coincide con l’immagine dell’orrore, reiterata, ostentata, sovraesposta nel quotidiano

Quale Grecia dopo la Grecia?

Quel che è successo in Grecia, piaccia o meno, dimostra che contro la logica del debito come colpa ci si può opporre con la difesa della dignità, la forza dell’orgoglio contro la miseria della vergogna.

Sperma maschile e femminile nell’antichità

Il Mediterraneo, «intriso di sangue e di sperma», come lo definisce nei suoi Dialoghi con Leucò Cesare Pavese, rimanda immediatamente all’idea generativa di entrambi questi liquidi, uno di origine femminile, il sangue mestruale, l’altro maschile: lo sperma. Esiodo nella sua Teogonia (vv. 188-90) dice: «Attorno alla bianca schiuma dell’immortale membro trasportato verso il largo, per tanto tempo (poulùn chrónon), una fanciulla crebbe».

Russia, una ferita a est del cuore

Non porta segni che ne attestino la divinità, ma solo necrosi e ferite, umanissime tracce di un supplizio comune, il Cristo deposto che Hans Holbein realizzò a Basilea, nel 1521. Una tavola che, tra le pieghe di un magistrale détournement narrativo, tecnica di cui fu maestro, ispiro a Dostoevskij un celebre «episodio a margine» nel tormentato, donchisciottesco, calvario del giovane Myskin, il protagonista dell’Idiota.

Autopsia dello Zombie

Nella passione che mostra per la sagoma dello zombie, la cultura popolare contemporanea non fa altro che riflettere il fascino e al tempo stesso la repulsione verso quella zona di indeterminazione, inevitabilmente ‘perturbante’. Ma è anche molto probabile che nel successo dell’immaginario dei morti viventi si trovino confusi tutti gli incubi dell’era biopolitica.

Nessuna lingua è santa

Che cosa ne sarà delle differenze e chi si servirà più per comunicare, pensare, elaborare la propria visione del mondo non solo di qualche oscura variante del romancio grigionese o di un idioma del gruppo uto-azteco, ma anche di lingue oggi apparentemente forti e per nulla minoritarie? Che cosa accadrà a queste ultime quando la comunità dei loro parlanti si sarà infine concretamente, indistintamente e completamente globalizzata?

La tentazione del pensiero

Il pensiero che cerca di pensare l’origine, così come quello che cerca di determinare l’inizio, non possono evitare le difficoltà che gli sono proprie. Rispetto al tema dell’origine il pensiero non può negare, in ultima istanza, il proprio non sapere e di conseguenza, senza alcun sentimento di sconfitta, esso si ostina a ricorre al termine “mistero”, considerando la vita stessa come il dono per eccellenza.

Abitare l’altro

Il completamento dell’affermazione di Heidegger – l’uomo esiste in quanto abita – assume questa forma: l’uomo abita, perché è abitato. L’uomo è un abitante abitato. Abitato da che cosa? Da un’alterità che non riesce né a evitare, né a dominare.