Storia della cultura di destra
Complesso di inferiorità e rapporti turbolenti col passato (proprio e altrui). La storia della cultura di destra / di Francesco Paolella
Complesso di inferiorità e rapporti turbolenti col passato (proprio e altrui). La storia della cultura di destra / di Francesco Paolella
Uno fra i tanti fattori d’incertezza che accompagnerà l’evoluzione delle principali economie (Svizzera compresa) nel corso di questo nuovo anno è costituito dalle politiche monetarie delle Banche centrali // di Christian Marazzi
Da Tutankhamon a Andy Warhol, l’illusione di tramandare l’immortalità // di Raffaele K. Salinari
Che cosa comporta venire al mondo? Dolore? Una riflessione su David Benatar // di Francesco Paolella
Perché la ripresa economica è durata lo spirare d’un giorno? Questa dannata crisi è dunque destinata a durare per sempre? // di Christian Marazzi
Con Albani entriamo poi nel mondo della bibliofilia più spinta. E della letteratura più pura // di Francesco Paolella
Fascismo, antifascismo. Una lettura dell’ultimo saggio di Franco Cardini // di Francesco Paolella
Un romanzo saggio sulla morte di Togliatti // di Francesco Paolella
Che ne è di un cinema senza sale? E di sale senza cinema? Un’intervista con Nicola Curtoni
La biografia di Hans Asperger, il cui nome è oggi essenzialmente legato alla sindrome omonima e, più in generale, a quello che oggi viene definito come “spettro autistico”, ci rimanda a un intrico di violenza e burocrazia, scienza e retorica, ideologia nazista e finto umanitarismo, da cui non possono che derivare problemi e aporie // di Francesco Paolella
L’open space come paradigma del vuoto morale. Nel suo ultimo libro, Walter Siti getta uno sguardo sull’unico salto di paradigma che il mondo della cultura sembra in grado di compiere: quello verso il niente // articolo di Marco Dotti
La stupidità non è il vuoto, ma non aver paura del vuoto. È il tempo degli angeli vuoti. Il messaggio è: zero. Informazione: mero passaggio. L’agente conduttore è il funzionario del messaggio. Il rame non è in crisi. Nemmeno il silicio // di Marco Dotti
Pensiero critico, empatia, immaginazione: queste “doti” della mente umana non sono, va da sé, innate, ma hanno bisogno di tempo e di esercizio per manifestarsi; si tratta, realisticamente, di capire come farle vivere in questo nuovo contesto. La questione non è allora contrapporre semplicisticamente la lettura su carta a quella digitale, come a voler contrapporre il bene al male. Si tratta, all’opposto, di immaginare come far convivere questi diversi “sistemi” di lettura e, di conseguenza, di pensiero
Nella diffusa volontà di potere sovranista o isolazionista, in particolare dell’America trumpiana, qualcosa va in direzione esattamente opposta. Si tratta del dollaro, la moneta americana che in questi anni di crisi ha addirittura accresciuto il suo dominio all’interno del sistema finanziario globale