Il dolore di venire al mondo
Che cosa comporta venire al mondo? Dolore? Una riflessione su David Benatar // di Francesco Paolella
Che cosa comporta venire al mondo? Dolore? Una riflessione su David Benatar // di Francesco Paolella
Nel mercato della procreazione nulla è ormai impossibile, e l’orizzonte delle tecniche a disposizione riesce a oltrepassare i confini nazionali e le barriere legislative
Quando si parla di immigrazione in Svizzera raramente si mette in evidenza il suo ruolo nel finanziamento dello Stato sociale attraverso il versamento dei contributi sociali obbligatori. Ancor più raramente si ricorda che spesso, per una parte importante degli immigrati, a questi contributi non corrispondono le prestazioni sociali per le quali sono stati versati. Un’analisi di Christian Marazzi
ll problema della vita, o meglio del potere sulla vita, ovvero del rapporto tra vita e potere, che per un lungo periodo della storia umana è stato relegato alla dimensione privata e domestica della riproduzione, nonché agli aspetti biologico-naturali dell’evoluzione, è diventato la posta in gioco del nostro tempo.
“Questo è il nostro finale d’epoca, il momento critico di relitti e derelitti del tempo e dello spazio della civilizzazione che invadono, accerchiano e penetrano al proprio interno e al loro esterno: sono percepiti come barbari tanto da chi è disposto o crede di essere disposto a includerli, magari per farli fruttare nel corpo esangue della civiltà occidentale, quanto da chi li esclude credendosi ultima barriera di difesa dei vecchi regimi della modernità”. Un dialogo a tutto campo con Alberto Abruzzese
una società di vecchi è una società di deboli, una società che invecchia è alla merce della più radicale forma di profitto, quella che si innesca sul bisogno, sulla cura e sulla precarietà.
Ognuno di noi ha in sé un capitale – questa sarebbe dunque la “verità”: il proprio capitale umano che, una volta venuto il tempo, dovrà garantirgli una ruolo sociale, oltre che ovviamente un reddito. Non si tratta semplicemente di trovare un impiego e un salario, né di riuscire a “mettersi in proprio”: è il capitale che si installa nel bios e deve essere assecondato
di Alberto Ghidini e Marco Dotti Per Roberto Esposito, l’ultimo Pasolini, quello di Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), servendosi del fascismo come metafora del potere, realizza in…
Marco Dotti Il 16 agosto 1893, in una salina della municipalità di Aigues-Mortes, un operaio italiano lavò la sua camicia sporca di sangue in una tinozza…
Aldo Bonomi Per cercare di rappresentare quelli che a mio parere sono gli effetti più radicali, e in prospettiva più duraturi, della crisi economica generata dal…