#tysm
tysm è un acronimo e come tale i dizionari di lingua inglese più attenti al parlato lo segnalano: «Thank You So Much», che asciugato alle sole…
tysm è un acronimo e come tale i dizionari di lingua inglese più attenti al parlato lo segnalano: «Thank You So Much», che asciugato alle sole…
DI Alfonso M. di Nola De Sanctis Ricciardone, antropologa all’Università di Roma, è autrice di alcuni libri di notevole interesse e di immediata comunicabilità, uno studio…
A chi servono i sonnambuli, i docili, gli addormentati? A chi sogna il loro risveglio
Qual è il reazionario o il democratico convinto che è sempre stato democratico o reazionario? Che non si è mai interrogato un giorno sui motivi della propria fede? Che non ha seguito, o solamente capito, una delle osservazioni che gli erano fatte? – portato così anch’egli, a ritenere ordine o democrazia una parola. Ben di più, a obbedire a una parola, se rimane reazionario o democratico.
Può sembrare che determinati periodi e fenomeni della storia della cultura umana, nella misura in cui presentano aspetti chiaramente patologici, vengano a contraddire la definizione della cultura come fatto mentale. A questo proposito, si sarebbe potuto dire peraltro che la capacità di uscire di senno è un segno positivo del «lavoro» della mente. I
Appare lecito chiedersi se in un contesto del genere il nostro sistema della previdenza professionale basato sulla capitalizzazione possa reggere e se, tra non molto, non si debba ripensarlo da cima a fondo, magari tornando all’altro sistema, quello su cui si basa la nostra AVS, la ripartizione.
L’Uguale risplende in una società interamente deprivata del suo “negativo”, dove non solo ogni forma di opposizione, ma anche ogni azione è preventivamente eliminata e sostituita da un’informazione. Informarsi equivale a esserci. Comunicare equivale a essere. Questo il teorema di una società dove ogni interstizio e ogni chiaro-scuro viene bruciato in nome del nuovo idolo: la trasparenza.
La società della stanchezza è, una società della prestazione, non del lavoro. Richiede e impone prestazioni che mettono sotto pressione l’individuo a cui è richiesta – negli uffici, nelle fabbriche, a scuola, nella vita – una praticità “multitasking” e un’attenzione estesa ma superficiale simile a quella dell’animale che, per vivere in un habitat selvatico ha bisogno di suddividere la propria attenzione tra diverse attività in vista di un potenziale attacco.
“La cultura è una notte incerta dove dormono le rivoluzioni di ieri, invisibili, replicate nelle pratiche; ma le lucciole, e qualche volta dei grandi uccelli notturni l’attraversano, comparse e creazioni che tracciano la…
di MICHEL SURYA trad. alfredo riponi Non sappiamo bene come nasce un’ipotesi, da dove viene, le convenzioni contro cui insorge; sappiamo ancor meno ciò che solleva,…
Dov’è la sovranità? Dov’è l’iimmagine. E la bestialità? Anche
La parzialità della follia, il fatto cioè che lo smarrimento delle facoltà razionali non sia mai totale o lo sia temporaneamente come nell’attività onirica, è il cardine terapeutico che consente la restituzione al folle della sua dignità di soggetto, vale a dire la sua libertà morale e il suo libero arbitrio.
“…Oggi occorre sapere che un teologo, un prete, un papa, non appena aprono bocca a pronunciare una frase, non solo sbagliano ma mentono… Le nozioni di aldilà, quella stessa di anima, sono arnesi di tortura, sistemi di crudeltà, usando i quali il prete diventò padrone e padrone rimase”
Tra i Frammenti postumi (nov. ’87 – marzo ’88) di Nietzsche si trova un testo, spesso citato, che porta il titolo di “Prefazione”. Testo insuperabile quello dei frammenti postumi; perché gelidi, nudi d’ogni veste letteraria, d’ogni “menzogna” artistica, d’ogni “opera d’arte”.