All’incrocio di quattro strade: Tommi Kinnunen
All’incrocio delle quattro strade è stato il romanzo d’esordio di Tommi Kinnunen, in vetta alle classifiche sin dalla sua pubblicazione nel 2014, superando in patria le oltre 120.000 copie vendute
All’incrocio delle quattro strade è stato il romanzo d’esordio di Tommi Kinnunen, in vetta alle classifiche sin dalla sua pubblicazione nel 2014, superando in patria le oltre 120.000 copie vendute
I testi di Guccini non sono mai davvero completi, non finiscono, si lasciano attraversare dal “provvisorio” e lasciano intravedere misteri e ambiguità che non possono chiarire. Sembra sempre che qualcosa di più profondo, e alla fine inesprimibile, potrebbe e dovrebbe essere detto. Le sue parole sono sempre le penultime ed è anche in ciò il loro fascino
– Cos’èl’alienazione secondo lei, professor Fromm? – Alla lettera, alienazione significa essere diventati estranei a se stessi o che il mondo esterno ci è diventato estraneo. […] Vorrei subito dichiarare la mia convinzione che in ogni società gli uomini vengono plasmati in larga misura dalle condizioni economiche e sociali in cui vivono”
Fa scandalo la richiesta del governo italiano di portare il rapporto deficit/pil al 2,4% e così si alimenta una campagna mediatica – a destra come a sinistra – che ha in realtà il vero obiettivo di spianare la strada alla speculazione finanziaria. In base ai nudi dati economici, l’Italia non è affatto a rischio di insolvenza. All’elevato debito pubblico, infatti, fa da contraltare uno dei più bassi valori del debito delle famiglie e delle imprese. Se poi aggiungiamo il surplus commerciale (che è superiore allo stesso deficit pubblico del 2,4%), l’allarme lanciato è solo giustificabile sul piano politico e ideologico e non economico
Un colpo al cerchio, uno alla botte. Considerazioni (provvisorie) sul Documento di Economia e Finanza 2019
“Migrante” non è lo stesso che “immigrato”. Tutto è molto confuso. Perché le persone sono razziste? Quali sono i meccanismi? Quali le paure? Bisogna identificarle e comprenderle. La paura è che la gente si insedi: è il fantasma del corpo estraneo, la cui definizione è sempre arbitraria.
La corazzata Potemkin, per almeno trentacinque anni dalla data della sua prima proiezione (dicembre 1925), ha subìto tali abusi, manomissioni e interdizioni che la qualifica di film “maledetto” appare legittimamente giustificata
“Il vero patafisico non prende nulla sul serio, tranne la ’Patafisica… che consiste nel non prendere nulla sul serio. […] In quanto la ’Patafisica consiste nel non prendere nulla sul serio, il patafisico non può prendere nulla sul serio, nemmeno la ’Patafisica”. Luc Étienne, Régent de Contrepet
Europa fronte del conflitto. L’organizzazione e la divisione tra Stati è un’eredità del passato che il capitalismo riattualizza facendone forse l’arma più efficace del suo successo di classe
Valentino Zeichen ha, come tutti, amici e nemici ma è soprattutto la distanza – anche sociale – dagli altri intellettuali (molti dei quali disprezzati tanto da liquidarli come “impiegati della letteratura”) a farlo soffrire
Si lascia credere che gli immigrati rappresentano una minaccia per gli standard di vita e addirittura per la sicurezza dei cittadini
Il fatto che la letteratura – da Lucrezio a Mark Twain, da Plinio a Jules Verne – “pensi” e prefiguri la catastrofe climatica non è una novità. Ma il fatto che, oltre a prefigurarla, tenti di anticiparla e, attraverso i suoi strumenti, provi a farsi carico di quei processi di cambiamento che, un tempo, avrebbe reputato non pertinenti al suo campo o al suo orticello, segna un importante cambio di registro
Sulla mia pelle, il film di Alessio Cremonini presentato al Festival del Cinema di Venezia 2018, è un lavoro prezioso. Ecco perché
Used for the first time in 2008 by the American journalist and activist Dan Bloom, the term cli-fi or climate fiction is gaining recognition as a literary genre and generating an increasing awareness and interest in the public