Una lettera
Milano, 23 novembre 2020 Caro Marco, da quant’è che non scrivo su TYSM? Non ricordo da quando né su cosa, ma non ho dimenticato il come…
Milano, 23 novembre 2020 Caro Marco, da quant’è che non scrivo su TYSM? Non ricordo da quando né su cosa, ma non ho dimenticato il come…
Replica a una critica all’antologia di Paul Celan // di Dario Borso
Se questa pandemia conferma che siamo definitivamente entrati nell’Antropocene, senza possibilità di tornare indietro, allora. scrive Michel Lussault, la stessa pandemia non dovrebbe forse “spingerci a riconoscere pienamente la molteplicità di storie dell’avventura planetaria della specie umana, la varietà di invidiabili economie relazionali con esseri viventi e non viventi non umani, e quindi anche a restituire la possibilità di concepire diversi scenari possibili per il futuro?” // di Marco Dotti
Bisogna riconoscere che la crisi pandemica un merito ce l’ha, ed è quello di aver seppellito il consenso austeritario. Oggi siamo testimoni di un nuovo consenso, il consenso fiscale // di Christian Marazzi
Esiste un Gotico autoctono nell’Italia del diciannovesimo secolo, una rielaborazione locale di forme e modelli inglesi – un Gotico “sotto il sole”, per così dire? // di Francesco Paolella
Nell’articolo pubblicato su “Le Mois” (1 febbraio — 1 marzo 1933) con il titolo Pour tuer le chomage tueront-ils les chômeurs? Céline scrive da medico e consiglia drastici provvedimenti alle imprese. Una contro-profezia amara e attuale //di Marco Dotti
Francesco è davvero il santo della speranza oppure, come suggeriva Pier Paolo Pasolini, è ai suoi attimi di solitaria disperazione che bisogna guardare… per «sperare davvero»? O, come scriveva Julien Green, Francesco «voleva salvare il mondo, ma ha salvato la speranza»? // di Marco Dotti
Schiacciato dall’ideologia produttivistica e dalla precarietà, dal mondo dell’università non può più venire alcun moto di ribellione. Deve muoversi con urgenza il governo // di Pietro Bevilacqua
È uscita, per Eleuthera, una raccolta di opere di Jane Jacobs, intitolata Città e libertà. Un libro importante che permette di confrontarci una raffinatissima interprete del «territorio urbano» che pensava che ogni città dovesse essere «pensata dal basso, a partire dai bisogni della gente» // di Pietro Barbetta
Si è creduto che Berlusconi fosse un’anomalia «mediterranea», ma oggi Trump mostra che era un fenomeno d’avanguardia del capitalismo, non un residuo di arretratezza // di Piero Bevilacqua
Nel 1974, Roger Penrose, insignito del Nobel per la Fisica nel 2020, scoprì le tassellature che da allora portano il suo nome. Una scoperta matematica che ha ispirato artisti e rovesciato persino il nostro modo di ricoprire i pavimenti di casa. Ecco come la matematica tocca le nostre vite e cambia — in meglio — la nostra visione delle cose // di Marco Dotti
Di quale fisica, di quale biologia, di quale etica. Soprattutto: di quale filosofia abbiamo bisogno per capire e salvaguardare l’intelligenza naturale o umana al tempo dell’Artificial Intelligence (AI), del machine learning e dei deep neural networks? // di Marco Dotti e Fabio Scardigli
Come nel romanzo di Melville: “Moby Dick non ti cerca. Sei tu insensato che cerchi lei”. Questa è la crisi //di Christian Marazzi
Le inquietudini contemporanea sulla scomparsa del lavoro sono un sintomo della vera trasformazione in atto: non la sua scomparsa ma la sua digitalizzazione. Questa dinamica tecnologica e sociale mira alla trasformazione del gesto produttivo umano in micro-operazioni sotto remunerate o non remunerate. Un libro di Antonio A. Casilli ci aiuta a fare il punto sulla questione // di Marco Dotti